(UNWEB) Terni. “Tutela del sito di Terni e delle maestranze. Queste le priorità ribadite ieri dall’UGL Chimici durante l’incontro tra le organizzazioni sindacali, il Mise, le istituzioni locali e Confindustria Umbria.
I sindacati hanno richiesto, ancora una volta, la massima collaborazione tra le parti affinché si faccia pressing sulla società indiana per rivedere la decisione di mettere in liquidazione il sito: “Occorre scongiurare – ha sottolineato il Vice Segretario Eliseo Fiorin – che si arrivi al 6 Febbraio prossimo, senza una soluzione per i lavoratori del sito ternano”. Ribadite le incongruenze nell’osservanza dei regolamenti per l’erogazione dei finanziamenti statali, e richiesto al Mise un tavolo urgente con il liquidatore per analizzare la situazione: “Sul tavolo ci sono diverse ipotesi – ha spiegato Fiorin – che vanno dalla possibilità di un intervento da parte di un nuovo imprenditore, alla riconversione del sito ternano, fino a quella che è la novità dell’ultima ora, l’intervento della LegaCoop che si è detta disponibile a dar vita ad un progetto di continuità produttiva dello stabilimento, continuando nella stesso settore attuale oppure in ambiti simili compatibili con la produzione esistente”. La posizione dei sindacati nei confronti di Jindal resta molto critica: “Il fronte comune che si è formato – sottolinea il rappresentante della Segretaria Nazionale Enzo Valente – deve ulteriormente rafforzarsi con il coinvolgimento anche della Regione Puglia, dove il management indiano ha dirottato sullo stabilimento di Brindisi le commesse di Treofan. Siamo pronti ad inasprire ulteriormente le battaglia a difesa dei lavoratori di Terni”.”
Così, in una nota, UGL Chimici