Fotojpeg non compressa(UNWEB) Breve intervista al Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, sul bilancio del movimento turistico in Umbria per le festività pasquali (è allegato link della video intervista, che si può visionare nella sezione “Il Punto del Presidente” del canale youtube della Camera di Commercio dell’Umbria.

Il Presidente Mencaroni afferma che, “vista la situazione della pandemia da Covid-19, che è migliorata ma non superata, ci si può ritenere abbastanza soddisfatti dopo un 2020 da deserto dei tartari e un 2021 in cui si era visto qualcosina. Certo, non siamo tornati ai livelli pre-Covid. Per quanto riguarda gli alberghi l’occupazione ha superato il 60% delle camere, in molti casi portandosi al 65% e oltre, ma prima tale occupazione si registrava per tre giorni, mentre oggi solo per due”.

La questione, evidenzia Mencaroni, è della tipologia del turismo: “La pandemia non ancora del tutto cessata e la guerra in Ucraina il turismo in Umbria a Pasqua è stato quasi esclusivamente italiano. La clientela straniera che prima arrivava per Pasqua si è vista solo in minima parte e questa rappresenta un’assenza rilevante”.

Il Presidente della Camera di commercio dell’Umbria si sofferma poi sul forte aumento dei prezzi dell’energia: “Un albergo – afferma – è aperto 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno e la spesa per l’energia è una componente rilevanti dei costi d’esercizio. Ora ci sarà un momento di tregua, ma a breve bisognerà attivare i condizionatori e le spese per l’energia per gli albergatori saliranno di nuovo alle stelle”.

Promossa, infine, la campagna promozionale della Regione: “Le campagne promozionali messe in campo dalla Regione – osserva Mencaroni – sono state valide e i risultati indubbiamente si sono visti. La Regione ripartirà con nuove promozioni dalla metà di maggio per quanto riguarda la promozione estiva e quella autunnale e anche noi come Camera di Commercio dell’Umbria stiamo facendo la nostra parte. Proprio nei giorni scorso abbiamo avuto un incontro per istituire un Dmo regionale (Destination management organization) collaborando con Regione, Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) e Associazioni di categoria. Siamo tutti coinvolti perché il brand Umbria possa emergere sempre più e avere crescente successo sui mercati internazionali”.


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