(ASI) Perugia- Aggiornare le modalità di gestione delle crisi di impresa, supportando quest’ultime alla continuità e ripresa dell’attività produttiva: con questo obiettivo la giunta regionale dell’Umbria, su iniziativa del vicepresidente, Fabio Paparelli, ha stabilito di attivare un’unità tecnica per le crisi d’impresa, nell’ambito dell’Assessorato regionale allo Sviluppo economico e nel contesto delle competenze attribuite al Servizio Politiche industriali e per la competitività del sistema produttivo, che ne gestirà e coordinerà l’attività integrando le competenze di diversi soggetti.


“La modalità operativa dell’Unità tecnica sarà oggetto di condivisione con le parti sociali che sono state convocate per un incontro il 17 settembre – ha detto il vicepresidente - per fare il punto sugli obiettivi da conseguire, in modo da avere dei risultati concreti già nei primi cento giorni del mandato. Il sistema istituzionale, sociale e produttivo dell’Umbria – ha aggiunto Paparelli - sta affrontando, sia pure in un contesto in cui si palesano i primi segnali di ripresa, le conseguenze della più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi, con la consapevolezza della difficoltà di contesto, della limitatezza degli strumenti di intervento e delle risorse disponibili rispetto alla complessità delle situazioni da affrontare ed allo stesso tempo, delle pesanti ricadute in termini sociali ed occupazionali che vengono generate”.
“La complessa articolazione dei rapporti, l’attenzione verso il territorio e la difesa dei diritti dei lavoratori, rischiano, tuttavia, in una contingenza estremamente complessa, di concentrare in capo alla Regione, la responsabilità di gestire situazioni che se hanno rilevanza per il singolo territorio, comune o realtà produttiva, debbono, tuttavia, essere necessariamente inserite in un contesto in cui sia possibile attribuire priorità alle singole situazioni in un quadro di riferimento più ampio quale quello regionale. E’ dunque essenziale che venga rivisto ed integrato lo schema di intervento adottato nel 2010 per la gestione istituzionale delle crisi di impresa, anche alla luce del fatto che negli ultimi 5 anni è mutato in maniera importante il quadro giuridico. In proposito – ha detto – basta guardare ad esempio presidia le procedure concorsuali, o a come è stata modificata la disciplina degli ammortizzatori sociali con l’introduzione del Job Act, o anche al graduale venir meno della cassa integrazione in deroga”.
Alla luce di tutto ciò – ha concluso Paparelli – diventa prioritario individuare un percorso organico ed un quadro ordinato di procedure che nel dare certezze rispetto all’attenzione delle istituzioni, tengano conto delle mutate condizioni del contesto generale e sappiano sfruttare al meglio gli strumenti che sono stati messi a disposizione e saranno disponibili anche con la programmazione comunitaria del ciclo 2014 – 2020”. Ig/g/segue
Dal punto di vista operativo l’Unità tecnica di crisi avrà la funzione di gestire i tavoli di crisi, analizzare le situazioni delle aziende e la dimensione del rischio, gestire in modo concertato la crisi con l’impresa, le parti sociali e gli attori interessati, fornire supporto per attivare la procedura per gli ammortizzatori sociali, nonché garantire sostegno per tutte le atttività concordatarie e concorsuali.
L’Unità sarà composta da funzionari del Servizio politiche attive del Lavoro della Regione, di Sviluppumbria Spa e Gepafin spa, e potrà disporre di tutti gli strumenti operativi finalizzati al supporto delle imprese e dei lavoratori interessati da situazioni di crisi.
Tra i compiti dell’Unità tecnica c’è anche quello del monitoraggio costante delle crisi.


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