Tra le tante incertezze e difficoltà di questo particolare periodo, la consapevolezza di rappresentare un settore sempre più strategico per la società

(UNWEB) Le prospettive per le imprese legate al Programma di Sviluppo Rurale 2023/2027 e lo sviluppo delle filiere agroalimentari locali, l'aumento dei prezzi e dei costi di gestione per le aziende conseguenze del conflitto in Ucraina, le speculazioni sui mercati, ma anche l'impatto sulle produzioni dei cambiamenti climatici e dei cinghiali, tutela del made in Italy: sono tra i principali temi affrontati nel corso del Consiglio Direttivo della Coldiretti Umbria riunitosi a Perugia.

Il nostro settore - ha sottolineato il presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti - è minacciato da una serie di criticità che stanno penalizzando i redditi aziendali, con in testa i rincari per gli acquisti di concimi, gasolio, attrezzi e macchinari, mettendo a rischio gli investimenti e i bilanci di tanti imprenditori agricoli, al pari delle avversità climatiche. La sfida in questo periodo storico, è quella di salvare produttività e valore del nostro agroalimentare, anche attraverso misure di sostegno straordinarie e di garantire redditualità in tutte le fasi della filiera. Servono innanzitutto - ha aggiunto Agabiti - meno burocrazia, più semplificazione, risorse da orientare verso imprese proiettate al mercato, alla qualità, per rafforzare filiere e aggregazione. E saranno questi i cardini su cui dovrà ruotare pure la prossima programmazione comunitaria a livello locale: oggi più che mai infatti - ha precisato Agabiti - non possiamo permetterci "errori di indirizzo" che rischino di sfavorire chi vive realmente di agricoltura, puntando con forza anche sulla valorizzazione dell'agricoltura dei giovani. Non è quindi tempo di abbassare la guardia, dobbiamo continuare a sostenere e stare ancor di più vicino alle nostre imprese, con l'obiettivo pure di un impiego ottimale delle risorse del PNRR.

Seppur c'è la forte convinzione, suffragata dall'andamento delle nostra vita sociale ed economica negli ultimi anni, che l'agricoltura sia tornata a recitare un ruolo strategico e di primo piano, sono troppe le criticità che continuano a mortificare il lavoro delle imprese - ha ricordato il direttore di Coldiretti Umbria Mario Rossi. Se sulla "piaga" cinghiali, prosegue senza sosta il nostro impegno per una svolta decisiva che ne limiti la proliferazione, nel caso dei cambiamenti climatici e della siccità, serve affrontare l'emergenza per salvare i raccolti e investire sul futuro con interventi strutturali, come con il piano dei bacini di accumulo, per acqua ed energia sostenibile in Umbria. Occorre "rilanciare" sulle potenzialità che il settore offre: da quelle concesse dalla multifunzionalità, fino alle opportunità di filiere distintive che rafforzino produzioni e cibo 100% made in Umbria. Un cibo che va ancor di più tutelato - ha sottolineato Rossi - da chi mistifica il nostro lavoro, da chi impropriamente e pericolosamente lo imita evocando il nostro Paese, come nel caso dell'Italian Sounding, con danni enormi all'economia ma anche alla sicurezza, da chi lo attacca, come con il cibo sintetico, proponendo soluzioni che nulla hanno a che fare con le produzione autentiche e naturali, nostre vere peculiarità in grado di dare valore al lavoro dei nostri agricoltori.


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