(UNWEB) Le prospettive per le imprese agricole e l’attuale congiuntura economica, sono state al centro del Consiglio Direttivo della Coldiretti Perugia riunitosi ieri. Tra gli argomenti principali che sono stati approfonditi, le difficoltà di tanti imprenditori dovute all’aumento dei costi di gestione conseguenza del conflitto in Ucraina, alle speculazioni sui mercati e all’andamento dei consumi per l’inflazione, ma anche ai danni alle produzioni per il clima e per i cinghiali.
Il settore primario - ha sottolineato la Presidente Coldiretti Perugia Anna Chiacchierini - è minacciato da una serie di criticità che stanno danneggiando i bilanci aziendali, con in testa gli effetti del clima dei mesi scorsi che hanno portato ad un calo produttivo anche di oltre il 50% su vari comparti, dal vino all’olio, dai foraggi ai cereali.
Proprio per i cerealicoltori - è stato ricordato durante l’incontro - la campagna si è aperta con il costo di semi e mezzi tecnici quasi ai massimi storici, con il valore alla produzione invece in calo di circa il 40% rispetto allo scorso anno; una situazione - spiega Chiacchierini - che mette in pericolo la vita delle aziende agricole che lavorano spesso in aree interne senza alternative produttive e per questo a rischio abbandono.
Anche se con differenze territoriali, ugualmente in difficoltà risultano il comparto vitivinicolo, causa peronospora, olivicolo e foraggero - aggiunge Chiacchierini. Tutte motivazioni che ci hanno spinti come Coldiretti, a richiedere alla Regione di attivarsi per il riconoscimento dello stato di calamità naturale e per altri provvedimenti urgenti e straordinari. Anche la zootecnia umbra infine - ribadisce Chiacchierini - sconta un difficile momento, visto che all’aumento dei costi aziendali non corrisponde una remunerazione soddisfacente per le imprese. Proprio oggi, è in programma in Regione - ricorda Chiacchierini - un importante incontro sul comparto, in cui si parlerà, tra l’altro, delle azioni di sostegno sollecitate da Coldiretti per un settore che costituisce una risorsa ambientale ed economica fondamentale per il nostro territorio.
La sfida in questo periodo storico - conclude Chiacchierini - è quella di salvare il valore del nostro agroalimentare, anche attraverso misure di sostegno “ad hoc” e di garantire redditualità in tutte le fasi della filiera. Tenuto conto di un autunno di sofferenza soprattutto sul fronte liquidità, non è tempo di abbassare la guardia, ma di continuare a sostenere e stare ancor di più vicino alle nostre imprese, rilanciando sulle potenzialità che l’agricoltura offre: da quelle concesse dalla multifunzionalità, fino alle opportunità di filiere distintive che rafforzino produzioni e cibo 100% made in Umbria, volano pure per un turismo sempre più attento alla sostenibilità ambientale.