SpigarelliIl Tar del Lazio ha annullato l’obbligo a carico delle imprese di noleggio auto con conducente accogliendo il ricorso dell’associazione di categoria

(UNWEB) Bocciato drasticamente il decreto che dal gennaio scorso imponeva alle imprese di noleggio auto con conducente (Ncc) la compilazione del foglio elettronico di servizio.

Il Tar del Lazio, infatti, ha accolto il ricorso presentato da CNA Fita Ncc nei mesi scorsi, impugnando l’introduzione del documento che avrebbe dovuto raccogliere gli elementi dei singoli servizi effettuati da queste imprese, ma che in realtà si era trasformato in un aggravio operativo tale da configurarsi come “eccesso di potere, violazione di legge e contrasto con i principi costituzionale ed eurounitari in materia di legalità, proporzionalità, libertà economica, protezione dei dati personali e concorrenza”.

“Il tribunale amministrativo del Lazio – ha affermato Fabio Spigarelli, presidente regionale CNA NCC - non avrebbe potuto usare una formula più chiara per definire gli effetti prodotti dal decreto sul lavoro degli operatori del noleggio con conducente, per cui non possiamo che essere pienamente soddisfatti di questa sentenza”.

“Ora si entra in una nuova fase - ha proseguito Marina Gasparri, responsabile regionale della categoria - in cui è necessario rimettere mano alla disciplina del foglio di servizio seguendo la strada del confronto fattivo e senza pregiudizi con le associazioni di rappresentanza della categoria, per definire nuove modalità che, nel garantire le legittime esigenze di controllo pubblico, tengano conto delle necessità organizzative delle imprese e della specificità dell’attività svolta orientata a una domanda che richiede qualità del servizio, flessibilità e gestione dei picchi di lavoro. Tanto più adesso, in Umbria, in cui il turismo sta vivendo una stagione di crescente successo: chi visita la regione, magari arrivando all’aeroporto San Francesco d’Assisi, si aspetta servizi di trasporto di qualità per raggiungere tutti i nostri bellissimi borghi”.

Un fermento in termini di turismo che non è sfuggito alle piattaforme internazionali di intermediazione: non è un caso che recentemente Uber abbia fatto il suo ingresso per la prima volta in Umbria.

“Per quanto ci riguarda – ha aggiunto Gasparri - l’adesione a Uber da parte di Ncc e taxi, rimane una libera scelta imprenditoriale, tuttavia deve essere chiaro che questa adesione non può sospendere il rispetto delle diverse regole a cui, tanto gli uni che gli altri, devono sottostare in termini di comportamenti”.


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