love me in umbria(ASI) Perugia– Un fatturato che nel 2015 ammonta a 17 milioni di euro e che, calcolando tutto l’indotto, arriva a 23 milioni, con circa 87 mila presenze straniere in Umbria, pari al 7 per cento del mercato delle presenze internazionali in Italia: questi i numeri del “turismo romantico” in Umbria resi noti stamani a Perugia nel corso del seminario di presentazione del nuovo progetto ‘Love me in Umbria’, dedicato al “wedding e non solo” che la Regione Umbria sta mettendo in campo con la collaborazione della casa editrice e agenzia di comunicazione Lunargento, che ha lanciato sul mercato un marchio di wedding tourism in italia intitolato “Love me in Italy”, già sperimentato – come ha riferito Anna Montanaro della stessa agenzia - in Toscana, Friuli e Veneto”.


“Oggi presentiamo il progetto ‘Love me in Umbria’, che non essendo dedicato solo all’organizzazione dei matrimoni, punta a sviluppare un segmento turistico emergente che è quello dell’Umbria romantica e quindi anche dei matrimoni – ha spiegato il vicepresidente Paparelli - L’Umbria è sempre stata tra le regioni italiane più ambite per celebrare gli eventi nuziali e non solo di stranieri. Ormai è noto che l’Umbria rappresenta un luogo di richiamo, ma il successo della nostra regione come wedding destination è stato determinato, in questi anni, da un fenomeno ‘spontaneo’. Forte anche di questi dati, la Regione ha deciso di lavorare su un progetto condiviso tra pubblico e privato per rafforzare ed ampliare l’offerta turistica in questo campo”.
Il vicepresidente ha aggiunto, “oggi la competitività è condizionata, in primo luogo, dalla qualità, dall’innovazione, dalla diversificazione dei prodotti e dal livello di organizzazione del sistema turistico e proprio questi sono gli elementi su cui vuole intervenire il progetto Love me in Umbria che unisce ad aspetti più prettamente promo-commerciali, una governance di destinazione chiara e condivisa con tutto il territorio. A tal fine dopo un primo studio di settore, si realizzerà la guida ‘Love me in Umbria’ in italiano e inglese e che sarà dedicata alla promozione di tutte quelle eccellenze e particolarità a cui questo segmento turistico è interessato. Prevista anche un’attività di comunicazione dedicata sui più importanti social network e sul portale “lovemeinitaly.com”, nonché sul portale regionale. Saranno inoltre coinvolti i più importanti wedding planner nazionali ed internazionali e si prevede la realizzazione di workshop dedicati e attività di formazione nel territorio che coinvolgeranno gli operatori e i Comuni nella costruzione di strategie e proposte di promozione e commercializzazione del prodotto”. I

Concludendo il vicepresidente Paparelli ha sottolineato che “per la riuscita dell’iniziativa sarà fondamentale il contributo dei privati e anche dei comuni, visto che si tratta di un investimento importante che coinvolgerà l’intero territorio regionale e per il quale saranno previste, a partire dall’autunno, anche risorse regionali finalizzate a finanziare e sostenere le iniziative dei singoli operatori e delle imprese”.
“Umbria cuore verde d’Italia ma anche regione più romantica d’Italia. Tutto in Umbria è simbolo d’amore, qui con San Francesco e il Cantico delle Creature è nata la poesia sempre qui il culto di San Valentino da Terni ha avuto origine – ha dichiarato Cecilia Zizola, CEO della casa editrice veneziana Lunargento e ideatrice della piattaforma www.loveminitaly.it dedicata al wedding tourism – Questi sono alcuni degli spunti che caratterizzeranno il racconto della nuova guida ‘Love Me In Umbria’, lo strumento per la promo-commercializzazione del prodotto wedding Umbria nel mondo. La guida rientra nella collana Love me in Italy, che ha già editato Love me in Veneto, Love me in Friuli Venezia Giulia, Love me in Toscana”.
“Secondo le nostre valutazioni basate sui dati Banca d’Italia, il mercato del turismo matrimoniale conta nel 2015 in Italia oltre 1.200.000 presenze internazionali con una crescita di oltre il 12 per cento rispetto all’anno precedente e del 56 per cento in termini di spesa. In quest’ambito l’Umbria può dire la sua giacché pure senza ancora un’offerta dedicata raccoglie circa un 7 per cento del mercato delle presenze internazionali. Siamo orgogliosi di poter coadiuvare la regione Umbria nello sviluppo di questo emergente mercato, che tanto può contribuire al bilancio delle entrate turistiche umbre”.
All’incontro erano presenti il direttore regionale, Luigi Rossetti e la dirigente del Servizio Turismo e Commercio, Antonella Tiranti.


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