Torre degli Sciri, Perugia a cura di Claudia Bottini 6 luglio – 31 agosto 2017
(UNWEB) Perugia. Giovedì 6 luglio alle ore 18,00, l’Associazione Priori di Perugia presenta Inverso - Lo spazio assente una suggestiva installazione sospesa all’interno della Torre degli Sciri dell’artista perugino Danilo Fiorucci, a cura di Claudia Bottini.
Restaurata dall’Ater nel 2015 grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale concesso dalla Regione Umbria, e ai fondi del Comune di Perugia, oggi riaperta al pubblico a cura dell'Associazione Priori, la Torre degli Sciri è l'unica delle tante torri medioevali di Perugia rimasta intatta. Per la prima volta un’opera d’arte verrà installata al suo interno: “si è deciso di aprire un dialogo tra città storica e arte contemporanea, promuovendo l’accesso della Torre come luogo di cultura e creatività, valorizzandone la storia attraverso nuovi linguaggi espressivi. Progetti d’arte contemporanea site specific con l’obiettivo di incentivare la rilettura del patrimonio turrito attraverso lo sguardo non convenzionale dell’artista. Le opere cambieranno l’abituale percezione di luoghi familiari, attirando l’attenzione dei cittadini e dei turisti”. Così si legge nel depliant che accompagnerà l’evento, scritto dall’Associazione Priori.
Il primo artista scelto è Danilo Fiorucci con la scultura Inverso, composta da strati di polistirolo bianco, già ‘sospesa’ nelle sale del Museo della ceramica di Deruta nel 2016, viene ora installata all’interno della Torre, abitando lo Spazio Assente, come lo definisce l’artista: “partendo da un’analisi degli spazi “tra” le cose, in un esame paradossale della natura e del “ destino” dello spazio occupato dall’opera d’arte”. Il visitatore vivrà così un’esperienza immersiva, innescando un senso di stupore e di riflessione nei confronti dell’opera e di questa meravigliosa costruzione medievale.
Scrive la storica dell’arte Claudia Bottini, curatrice della mostra: “Dai suoi dipinti, evanescenti ed eterei, dalle pennellate fluide e veloci, Fiorucci arriva a concretizzare la sua pittura in un gesto scultoreo altrettanto rapido grazie al polistirene. Strati sagomati, poi tagliati e sovrapposti formano sculture astratte, vortici composti eliminando “la materia che nasconde la forma”. Il vuoto, non come semplice negazione del pieno, ma come entità di per sé esistente, spazio tra le cose che le individua e le distingue. Nuova “materia” che in maniera aristotelica, colma l’assenza. In modo “inverso” il ricordo di una persona cara riempie la sua mancanza:
Inverso è quindi la voce interiore che non fa uso di parole, un corpo senza nome, l’assenza dell’arte che diventa presenza, il segno della poesia che ci insegna la via per la comprensione del nulla.
Immerso in un silenzio enigmatico e sospeso, la scultura di Fiorucci all’interno della Torre, è come il panno bianco steso su un inspiegabile cavalletto del Pino sul mare di Carlo Carrà, come la bianca Sfera sospesa di Alberto Giacometti, con un colore che evoca l’assenza di colore, il sentimento del vuoto, l'archetipo dell'assoluto e della luce.”
La storia della Torre
La Torre degli Sciri è l'unica superstite delle circa 70 torri medievali che valsero a Perugia il soprannome di 'turrita'. Edificata nella seconda metà del XIII secolo, la torre, alta 46 metri , è probabilmente una delle 12/14 torri fatte edificare dal Comune a scopo difensivo. In seguito passò a destinazione privata, essendo proprietà della nobile famiglia degli Sciri da cui prende il nome. Lo stemma di questa famiglia campeggia sopra l'ingresso principale della nostra costruzione. La famiglia si estinse nel XV secolo e la torre dovette passare in proprietà ai degli Oddi, che avevano possedimenti poco distanti. Nel 1680 Caterina della Penna, vedova degli Oddi, donò la struttura e i suoi annessi alla terziaria francescana Suor Lucia Tartaglini da Cortona, che vi istituì un Educandato per fanciulle povere. In seguito passò alle Suore Oblate di San Filippo Neri, che la tennero fino al 2011 circa.
Oggi proprietà dell'Amministrazione Comunale, è stata restaurata e successivamente riaperta al pubblico a cura dell'Associazione Priori. Oltre a visite guidate, vi si svolgono eventi a carattere artistico, musicale e teatrale.
DANILO FIORUCCI – Biografia
Danilo Fiorucci è nato a Perugia dove vive e lavora.
Si diploma presso l'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia nel 1989 con i docenti Nuvolo, Antonio Gatto, Bruno Corà ed Aldo Iori.
Nel 1989 fonda l'Associazione Arti Visive Trebisonda insieme a Moreno Barboni, Lucilla Ragni e Robert Lang.
Partecipa come curatore al workshop "La seduzione del Caos" tenutosi in Bosnia e che porterà ad una mostra, in occasione della Biennale dei giovani Artisti del Mediterraneo, a Sarajevo.
Intraprende una intensa attività espositiva ed organizzativa con mostre e scambi in Italia, Germania, Stati Uniti, Israele tra cui: Premio del Golfo 2006 Biennale Europea Arti Visive Camec La Spezia; XV Quadriennale di Roma Palazzo delle Esposizioni Roma; Stemperando Biennale di pittura su carta Biblioteca Nazionale di Roma. Padiglione Italia Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino.
Collabora attualmente alla realizzazione di numerose esposizioni curate dall'associazione Trebisonda presso l'omonimo centro per l'arte contemporanea. Le sue opere sono in numerose collezioni private e pubbliche.
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Dopo la presentazione dell’installazione, ci sarà la visita alla Torre e l’aperitivo presso il Maramao, locale in via dei Priori che inaugurerà lo stesso giorno.
L'installazione nel mese di luglio sarà visitabile:
Da venerdì 7 luglio a domenica 16 luglio, dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 19.00 alle 21.00.
Tutti i venerdì di luglio dalle 10.00 alle 12.30.
Informazioni: ASSOCIAZIONE PRIORI
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