Centrodanza Contemporanea 1Centrodanza Spazio Performativo presenta la quarte fase del viaggio sui linguaggi della danza contemporanea

(UNWEB) PERUGIA – È stata presentata stamani (30 novembre) a palazzo della Provincia di Perugia Contemporanea. I linguaggi delle nuove generazioni ed il loro viaggio nella danza, progetto di Centrodanza Spazio Performativo. Sono intervenuti Tommaso Mobilia (presidente Centrodanza Spazio Performativo), i coreografi Paolo Rosini, Afshin Varjavandi, Claudia Fontana, Marzia Magi e Cesare Mancini della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, realtà grazie a cui è stato possibile realizzare il progetto.

"Contemporanea - ha detto Tommaso Mobilia - non è semplicemente la preparazione di uno spettacolo, anzi, lo spettacolo sarà il frutto di questo progetto. Contemporanea è come un albero che cresce e che dà come frutto un evento”. Questo che nel 2018 vedremo al teatro Bertolt Brecht rappresenta la quarta fase del progetto pluriennale. Lo scorso anno ha portato ad uno spettacolo su Sandro Penna. In questa nuova edizione si svilupperà in qualcosa di più intimo in seno al Centrodanza. "Ci proponiamo di costruire all'interno della città di Perugia, magari anche dell'Umbria, un'idea, una progettualità, una competenza che possa portare alla nascita di una compagnia di danza regionale".

Contemporanea, ha spiegato Paolo Rosini, darà la possibilità a tanti giovani "di creare un percorso variato, dove non si crei sedentarietà, dove si possa continuare a sperimentare e, quindi, a crescere per quanto riguarda la scoperta del corpo e anche della danza contemporanea". Al coreografo è stato chiesto, in particolare, di realizzare un video art che sarà poi presentato nei giorni delle performance per dare un punto diverso di vista su quello che è il "fare danza".

Contemporanea, sottolinea Afshin Varjavandi, "è un nome che racchiude il senso identificativo di un'epoca", un progetto che "cerca di raccontare l'identità di una città con le caratteristiche della città stessa. E lo fa tramite il linguaggio di persone molto diverse fra loro, che si occupano di tecniche diverse di danza". Come Perugia che "nasce e continua ad essere, in realtà, un perfetto miscuglio tra la cultura etrusca, il Medioevo e i giovani contemporanei delle capitali europee, che vengono qui ad imparare l'italiano, Contemporanea racconta le nuove culture giovanili, le nuove sperimentazioni della danza".

Un progetto che, come spiega Claudia Fontana, è importante anche per la fase di realizzazione finale che porta i ragazzi a condividere insieme la stessa grande emozione del misurarsi con il palcoscenico, dove, finalmente, possono mostrare la fine del percorso seguito con i coreografi.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – ha detto Cesare Mancini - conosce bene l’arte della danza perché è molto vicina al settore della formazione”. Circa cinquecento mila euro è l’investimento annuo, infatti, messo in campo dalla fondazione per i vari progetti di formazione. L’auspicio è che il percorso intrapreso con il Centrodanza, che mette al centro il coinvolgimento delle nuove generazioni, continui anche in futuro.

“Ciò che ci ha fatto molto piacere nelle scorse edizioni – ha concluso Marzia Magi – è che spesso la platea era piena di giovani coetanei dei danzatori”. Molti i ragazzi accorsi di anno in anno a condividere, come pubblico, le emozioni dello spettacolo finale, dimostrando che creare interesse e avvicinare all’arte della danza anche chi sembra lontano da questo mondo non è un sogno poi così irrealizzabile.

Contemporanea si propone di superare il “semplice” dato spettacolare e propone un percorso formativo e culturale distribuito nel corso degli anni. Il 2017/18 rappresenta la quarta fase di un viaggio iniziato nel 2014 ma che affonda le sue radici nel profilo stesso dell’associazione Centrodanza. Il progetto è un percorso di formazione alla danza volto a far incontrare allievi con una buona conoscenza di tecnica Classica e Contemporanea con coreografi professionisti, avviando i giovani nella realizzazione di coreografie con precise finalità artistiche, a comunicare emozioni con il proprio corpo, a sperimentare i nuovi linguaggi giovanili come la videoarte, anche utilizzando le loro stesse improvvisazioni. È la ricerca di una danza che respira il tempo presente, ne assorbe gli umori, ne è contagiata nel ritmo veloce, nella voglia di condivisione e nell’atteggiamento curioso della mente, messo alla prova dalla multimedialità.

Afshin Varjavandi,Claudia Fontana, Demy Giustarini, Paolo Rosini, Valeria Stefanini, sono i coreografi, diversi per scelte artistiche e formazione, che stanno lavorando con giovani allievi del Centrodanza e del territorio perugino, ragazzi e ragazze giovani, ma con una ottima conoscenza della tecnica di danza Classica, che affrontano il linguaggio della danza Contemporanea proposto dai cinque maestri acquisendo competenze e stimoli utili ad una loro personale ricerca nella creatività.

Dal 1984 Centrodanza offre alla città di Perugia una proposta coreutica di alto profilo culturale e tecnica. Nel corso degli anni è diventata punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la danza intesa in tutte le sue molteplici discipline e sfaccettature. Il nostro compito è promuovere la crescita personale dei giovani e dei bambini stimolando la creatività accendendo l’immaginazione necessari al completo sviluppo della capacità creativa stessa dell’individuo e, di conseguenza, della società. La danza è una disciplina artistica ma, soprattutto, attività sociale e culturale oltre che fisica e questi percorsi di vita aiutano la crescita del giovane e successivamente, dunque, del cittadino.

Centrodanza è uno dei nodi di un network formativo che riesce a dare ai giovani danzatori una formazione di grande qualità e continuità costruendo rapporti di collaborazione e di scambi con strutture formative e produttive, nazionali ed internazionali. Al contempo è un incubatore di energie creative sia per le attività che propone a tutti i soci, sia per il sostegno al progetto residenze artistiche di Corsia Of , della compagnia INC InNprogressCollective e Dejà Donné.

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