Giovanni GigliLa cerimonia venerdì 4 maggio 2018, alle ore 11

(UMWEB) Perugia. La Scuola Interdipartimentale di Medicina e Chirurgia dedica un’aula didattica al professor Giovanni Gigli, già direttore dell’Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica della dell’ Università di Perugia e dell’ospedale negli anni 1961-1971. La proposta dell’intitolazione è stata avanzata dal professor Geremia B. Bolli, direttore della sezione di Endocrinologia e Metabolismo del Dipartimento di Medicina dell’Ateneo.

La cerimonia è in programma venerdì 4 maggio 2018, alle ore 11, nell’Aula 2, edificio B della nuova sede didattica (piano – 2) al Polo Unico di Sant’Andrea delle Fratte. Interverranno Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell’Ateneo perugino, i professori Giancarlo Agnelli, presidente della Scuola Interdipartimentale di Medicina, Carlo Riccardi, Mauro Bacci e Vincenzo Talesa, direttori dei Dipartimenti di area medica, Vito Peduto, presidente del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Rosario Francesco Donato, presidente dell’Accademia Anatomico-Chirurgica, i vertici dell’Azienda Ospedaliera di Perugia con il Direttore generale dottor Emilio Duca e il Direttore sanitario dottor Diamante Pacchiarini.

“La dedica a ricordo della figura del professor Gigli nasce dalla constatazione che dopo quasi cinquant’anni dalla sua partenza da Perugia, rimane intatto il ricordo dell’uomo, colto e preparato tanto quanto modesto e schivo, di elevato spessore morale e innovatore in Umbria della nefrologia, cardiologia e pneumologia - spiega il professor Bolli -. Giovanni Gigli ha dato lustro all’Università di Perugia e innovazione alla sanità umbra. Molti suoi allievi, e allievi degli allievi hanno continuato e continuano ad operare nella strada da lui tracciata, seguendo il suo approccio e il suo esempio. Oggi Perugia ricorda un grande personaggio, un Maestro della medicina del recente passato che dopo dieci anni della sua presenza nella nostra città e regione, ha lasciato un contributo indelebile, un esempio di scienza clinica, di moralità e anche di grande umanità nel rapporto del medico con le persone ammalate”.

Giovanni Gigli arriva all’Università di Perugia con l’inizio dell’anno accademico 1961/62, per accordi intercorsi fra l’allora direttore della Clinica Medica di Pisa, professor Gabriele Monasterio, e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Perugia, professor Lucio Severi, a ricoprire la cattedra di Medicina Interna dell’Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica, lasciata dal professor Paolo Larizza, nel frattempo trasferitosi alla Clinica Medica della stessa Facoltà. Porta con sé, da Pisa, persone che hanno fatto storia, Giulio Muiesan, Camillo Valori, Augusto Sorbini e “arruola” a Perugia giovani che hanno fatto la loro e la storia della sanità in Umbria: Vittorio Grassi, Umberto Buoncristiani, Vincenzo Renzini, Giovanni Casucci, Luigi Corea, Carlo Porcellati, Tommaso Todisco, Attilio Losito, per ricordare alcuni nomi, insieme a tanti altri.

Nei 10 anni della sua permanenza, Gigli porta innovazione nel settore medicina interna dell’Ateneo perugino: specialità prima non presenti a Perugia e in Umbria, come nefrologia e dialisi (poi affidata a Umberto Buoncristiani e Attilio Losito), pneumologia (Augusto Sorbini, Vittorio Grassi e da ultimo Tommaso Todisco), cardiologia universitaria (Giulio Muiesan, poi Luigi Corea) iniziano, si affermano e oggi sono realtà vitali della nostra Facoltà e Azienda Ospedaliera. La nefrologia umbra, in particolare, oggi una bella realtà a confronto con altre regioni, inizia e si sviluppa in tutto il territorio di Perugia e Terni, negli ospedali periferici, grazie a Gigli e il suo allievo Umberto Buoncristiani.

Gigli lascia Perugia nel 1971 alla morte di Gabriele Monasterio, per subentrare alla direzione della Clinica Medica di Pisa.


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