Robin Hood Foto Francesco Fiengo 3(ASI) Assisi. Ci sono personaggi mitici che fanno sognare al di là dell’età, del sesso e della religione. Robin Hood è tra questi, eroe senza tempo che punta la sua freccia colpendo il cuore degli animi sensibili. Chiude la stagione del Lirick un musical per tutte le generazioni con la sua capacità di trasmettere emozioni che sopravvivono alla prova dell’età.

Ancora una volta Manuel Frattini, con calza maglie e arco, non delude, e torna a interpretare le gesta del coraggioso eroe della foresta di Sherwood che ruba ai ricchi per dare ai poveri, mentre nuova è la splendida performance di Fatima Trotta che nei panni di Lady Marian mostra espressività e grandi doti canore. Bravi tutti gli attori, sia i buoni che i cattivi, soprattutto nell’interpretare le loro debolezze. Una fede che vacilla, la gelosia cieca, i rischi dell’amore, la fame di potere, la paura del coraggio, queste e altri sono i temi che la Compagnia di Beppe Dati porta in scena ad Assisi, catturando il pubblico con le grandi avventure di Robin Hood e i suoi scanzonati amici che si battono contro il vile principe Giovanni e il perfido consigliere Sir Snake. La fragilità dei personaggi li rende più umani ed è così immediato entrare in empatia con l’affettuoso e generoso Fra Tuck, con l’amica e confidente Lady Belt e con il simpatico e trasformista Little John, perché tutti i personaggi si fanno portavoce delle emozioni che popolano l’animo degli spettatori. Con le originali coreografie di Gillian Bruce e la regia di Mauro Simone il bene riesce a trionfare sul mare senza ucciderlo ma accettandolo ed esiliandolo verso terre più lontane.
Lo spettacolo è stato assicurato da una coreografia variegata e avvolgente, dai costumi colorati e una regia ben costruita attraverso effetti scenici, non sorprendenti, ma sicuro di grande suggestione, che hanno reso il musical un family show adatto a ogni età. C’è stato infine uno spazio anche per la solidarietà e l’impegno sociale volto a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche della donazione e del trapianto degli organi. Così, a fine spettacolo, dopo il tributo di applausi riservato agli artisti, Robin Hood, alias Manuel Frattini, ha invitato a salire sul palco il presidente regionale dell’Aido, associazione che da circa quarant’anni porta avanti la sua crociata a favore delle donazioni di organi, anche questa, in fondo, una metafora della vita in cui si “ruba” ai ricchi, coloro che possano donare una parte di sé, per dare ai poveri, chi ovvero ha bisogno di quel “dono” per continuare a vivere.

Francesco Randazzo e Katia Carlini


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