trevi(UMWEB) Trevi,   - Sabato 21 luglio Trevi, città dell’olio extravergine d’oliva e del sedano nero, apre le porte alla community di Igers Umbria in occasione del loro primo instawalk estivo, #Trevinascosta. Instagramer e curiosi appassionati del borgo medievale potranno partecipare alla passeggiata fotografica per i vicoli e i palazzi storici di Trevi accompagnati dall’archeologo e guida turistica Stefano Ferrari @archeogatto.

Domenica 22 luglio torna poi il consueto appuntamento della 4° domenica, dalle ore 9 fino al tramonto, con il Mercato delle Pulci in Piazza Garibaldi, dove poter trovare piccolo antiquariato, rigatteria, artigianato e tante curiosità. Tanti gli espositori, piccoli artigiani, antiquari, collezionisti, presenti per raccontarvi le storie degli oggetti in vendita, cotone antico per lenzuola, mobili restaurati, abiti, borse ed occhiali vintage, dipinti e bigiotteria. Contemporaneamente in Piazza Mazzini, invece, il Mercato del Contadino – Farmer’s Market. Sotto il portico comunale, saranno presenti i tanti produttori locali con le loro produzioni agricole stagionali, l’olio delle colline di Trevi, verdure, legumi, miele, vino e tante altre leccornie con cui farsi un regalo genuino durante una passeggiata per le vie del centro storico.

Sempre domenica 22 luglio al Teatro Clitunno va in scena “La Voix Humaine”, tragedia lirica in un atto, libretto di Jean Cocteau dal proprio dramma omonimo, musica di Francis Poulenc, con la soprano Daniela Mazzucato e Marco Scolastra al pianoforte. La più lunga telefonata in musica della storia, una tragédie lyrique della solitudine (info e prenotazione www.amicimusicafoligno.it).

Al Museo di San Francesco fino al prossimo novembre, è possibile visitare la mostra “Capolavori del ‘300, il Cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino” (info Raccolta d’Arte San Francesco 0742 381628 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Mentre a Palazzo Lucarini prosegue la mostra personale di Aurelien Mauplot “Moana Fa’a’aro”, titolo che prende il nome da un’isola vulcanica sperduta nel mezzo del Pacifico. La mostra presenta la cronologia di un racconto che si snoda in diversi tempi e spazi: nel 1839 il capitano Pierre de Karcouët sarà il primo occidentale a scoprire l’isola, che verrà riscoperta una seconda volta, a distanza di quasi due secoli, nel 2008, da Giulia Camassade (apertura dal venerdì alla domenica 15:30-18:30).


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