Taglio del nastro0La kermesse gastronomica fino a domenica 24 febbraio e poi 2, 3, 9 e 10 marzo - Circa 80 stand. Sabato 23 febbraio l’accensione della fiaccola benedettina dalla Basilica

(UMWEB) Norcia,  Nero Norcia si ‘riappropria dei suoi spazi’ e torna in centro storico, a circa due anni e mezzo dal sisma che ha profondamente ferito la città nursina. Un segno di quel ritorno alla normalità per la comunità che vede nella mostra mercato del tartufo nero e dei prodotti tipici uno dei momenti più importanti, una vetrina di respiro nazionale e un’occasione turistica per il territorio.

La 56esima edizione dell’evento, in programma per tre weekend, fino a domenica 24 febbraio e poi 2, 3, 9 e 10 marzo, è stata inaugurata venerdì 22 da Nicola Alemanno e Giuliano Boccanera, rispettivamente sindaco e assessore allo sviluppo economico del Comune di Norcia, Fernanda Cecchini, assessore alle politiche agroalimentari della Regione Umbria, insieme a tanti altri ospiti. Tra questi Clara Pastorelli, consigliere con delega allo sport del Comune di Perugia, Angelo Borrelli, capo dipartimento Protezione civile nazionale, Walter Trivellizzi e Pietro Bellini, il primo direttore e il secondo vice presidente del Gal Valle umbra e Sibillini, associazione partner nell’organizzazione dell’evento (Psr per l’Umbria 2014-2020 Misura 19.3 l’Europa investe nelle zone rurali). Presente inoltre Maurizio Marello, sindaco di Alba, capitale italiana del tartufo bianco, legata da uno stretto rapporto di amicizia a Norcia, patria del nero pregiato.

“È un’emozione grande, un’emozione che ancora taglia la voce – ha raccontato Alemanno – essere di nuovo qui, a due anni da un terremoto così deflagrante. Il ricordo è immediatamente andato a quel 22 dicembre quando la città era ancora impolverata e quando riuscimmo a calpestare di nuovo le pietre in corso Sertorio. Sapere che oggi la mostra mercato del tartufo si può tenere ancora nelle nostre strade, credetemi, è qualcosa di indicibile, fatico a trovare le parole giuste per descrivere questa emozione”.

“L’impegno della Protezione civile – ha detto Borrelli – è fare in modo che le persone che ancora assistiamo, con l’autonoma sistemazione o nelle soluzioni abitative d’emergenza, abbiano il massimo livello di assistenza, quindi lavoriamo per questo, qui come in altri territori che purtroppo dopo Norcia e il centro Italia hanno subìto eventi calamitosi. Spero che si torni alla normalità quanto prima e spero di tornarci in veste di turista perché ho Norcia nel cuore, verrò con molto piacere”.

“Torniamo a realizzare la manifestazione più importante della nostra città all’interno della città – ha affermato Boccanera –, un segnale importante per Norcia, per i nostri cittadini e per le nostre aziende. Siamo veramente felici di aver raggiunto questo risultato. Abbiamo un programma ricchissimo oltre al nostro paniere di prodotti, il prosciutto igp, il tartufo nero, la lenticchia di Castelluccio, il farro e tanto altro”.

Alla giornata d’inaugurazione è intervenuto anche Roberto Goretti, responsabile area tecnica Perugia calcio. Tra le novità di questa edizione, infatti, la ripresa di un dialogo con il Perugia calcio che per anni ha scelto Norcia come sede dei ritiri precampionato della squadra. Una storia ben raccontata dalla mostra ‘Il Perugia calcio a Norcia’ inaugurata proprio nella giornata di apertura della kermesse enogastronomica. Il cuore della manifestazione è dunque di nuovo nel centro storico con i circa 80 stand, in cui tartufo e norcinerie sono protagonisti, dislocati tra Porta Romana, piazza san Benedetto e oltre Porta Ascolana, fino a via della stazione. Nella centralissima piazza sui cui si affaccia la Basilica di san Benedetto è stata anche allestita una tensostruttura che ospita molti dei momenti che fanno da corollario alla mostra mercato, convegni, show-cooking e degustazioni.

Tante infatti le attività inserite nel programma. Sabato 23 febbraio alle 15 ci sarà un momento tradizionale molto sentito dalla comunità, l’accensione della fiaccola benedettina che quest’anno avverrà dalla navata centrale della Basilica di san Benedetto. Spazio poi al gusto non solo tra gli stand con show cooking e degustazioni nel primo weekend dedicati domenica 24 febbraio alla pinsa al tartufo a cura del ristorante Nemo. Per quanto riguarda la parte di approfondimento, che sarà ospitata tra palazzo Graziani e la tensostruttura, domenica alle 10.30 è prevista la tavola rotonda sulla fiscalità legata al tartufo, alla luce delle nuove normative organizzata da Fita (Federazione italiana tartuficoltori associati) con Incredible e l’associazione tartufai e tartuficoltori Pietro Fontana, a cui parteciperanno tanti soggetti legati alla filiera del pregiato prodotto della terra. Nel corso della manifestazione ci saranno anche attività folkloristiche con falconieri, artisti di strada, tamburini e sbandieratori.

“Tanta affluenza, tanta presenza di espositori – ha affermato Cecchini –, una buona presenza del tartufo e mi pare anche una gran voglia dei cittadini di pensare che il futuro porterà giornate migliori di quelle che sono passate”.


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