one nation underground(UMWEB) PERUGIA – Alla vigilia delle elezioni politiche del 26 maggio 2019, piccoli e grandi operatori culturali, organizzatori di eventi, associazioni, artisti e musicisti, sentono la necessità di emergere ciascuno dalla propria nicchia “underground”, senza snaturare o rinunciare alla propria indipendenza, per rendere partecipe la classe politica che reggerà la città nei prossimi 5 anni di un unico forte grido che è condiviso da tutti: “MUSICA E’ CULTURA, AGGREGAZIONE, PRESIDIO SOCIALE”. Operatori che da anni portano avanti a Perugia un proprio progetto reggendosi solo sulle proprie forze, contribuendo ad elevare il livello della proposta culturale cittadina, ognuno secondo le sue possibilità e le sue peculiarità, creando innumerevoli occasioni di aggregazione e sana socialità.

Così è scritto nel documento: “La nostra realtà in particolare, denominata per l’occasione One Nation Underground, però, essendo tagliata fuori dalla programmazione istituzionale ha bisogno di più spazi pubblici, da mettere a disposizione soprattutto dei gruppi più giovani e meno strutturati per potersi ritrovare, per poter sviluppare e mettere a frutto le idee, per poter organizzare eventi e iniziative, anche per intraprendere con un minimo di supporto nuove attività imprenditoriali legate a questo mondo.

La nostra realtà ha bisogno di punti di riferimento dentro le istituzioni che siano in grado di conoscere e comprendere le nostre esigenze, non solo di vederci come una zavorra.

La nostra realtà rivendica, per quello che fa a livello di offerta e produzione culturale, di vedersi riconoscere una dignità ed un ruolo di interlocuzione nella programmazione cittadina di eventi.

La nostra realtà ha diritto di vedersi tutelata dalla amministrazione comunale, nella funzione di mediazione e facilitazione che è tra i suoi compiti istituzionali, nelle relazioni con tutti gli enti e gli organismi di controllo e disciplina del territorio (le forze dell’ordine, la sovrintendenza alle belle arti, la SIAE, l’ARPA, ecc...) nel momento in cui propone eventi o iniziative riconosciute utili e costruttive per la città.

La nostra realtà è presente su tutto il territorio e, se chiamata in causa, può fungere anche da supporto all’amministrazione cittadina nella costruzione e nella veicolazione di progetti culturali e sociali innovativi che possano ridurre la distanza tra la politica ed i cittadini o che possano contribuire a ridurre le situazioni di disagio di cui alcune aree in particolare ed alcune fasce della popolazione, soprattutto quella giovanile, soffrono o sono soggette più di altre.

La nostra realtà c’è, ora sta alla politica battere un colpo e prendersi un impegno”.

Venerdì 24 maggio dalle 22.00 in poi (ingresso libero) saremo tutti insieme, fisicamente o virtualmente, al Rework di San’Andrea delle Fratte per una serata che avrà come unico contenuto la testimonianza forte e compatta della musica.

Soggetti al momento firmatari del documento:

20th Century Boy & Girl;

88 Folli;

Afro Templum;

Andrea B.;

Art Niveau

Associazione Fiorivano Le Viole;

Assocazione St.Art;

Associazione Umbra Canzone e Musica d'Autore;

Bashfire;

Bella Ciao Family;

Blaze Up Family;

Boots and Roots Family;

Bounce;

Caffè Fortebraccio;

Caveargento;

Cekera;

Chis-Kee;

Chupito;

Dance Gallery;

Dancehall paradise;

Fab. Dj;

Feel Fly;

Fucine Contempo;

Gildoman;

Giopa;

Giradischi Social Club;

Goo-Bee;

Hunto Sound;

Iononsopiuchisono;

La Fame Vineria;

Laboratorio Musicale Fuoritempo;

Lapo Frost;

Luci da labbra;

Manhali Sound;

Marla;

Occhi sul mondo;

Orchestrina Tirabusson;

Pietro Tenca;

Ralf;

Reggae Perujah;

Ricc. Dj;

S.P.S. Audio;

T-Trane;

Tangram Club;

Teatro di Sacco;

Unoise;

Viceversa


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