Il generale della Gala: “La grande famiglia dell’Arma non abbandonerà mai i suoi figli”
(UNWEB) Monteleone di Spoleto, - La Festa della Madonna Addolorata è stata celebrata a Ruscio di Monteleone di Spoleto con una toccante cerimonia in ricordo dei caduti, una dedica agli eroi di ieri e di oggi con la quale è stata onorata con emozione e commozione la memoria dei vicebrigadiere dei carabinieri Emanuele Reali, medaglia d’oro al valore, originario di Ruscio, morto nell’adempimento del proprio dovere a soli 34 anni lasciando nel più inconsolabile dolore la moglie, signora Matilde, due figli in tenera età e i genitori.
Il sindaco Marisa Angelini, nel dare il saluto al Generale dell’Arma dei Carabinieri Massimiliano della Gala, comandante della Legione Umbria, al comandante della stazione dei carabinieri di Monteleone, Luogotenente Mattei, al vice comandante della compagnia di Norcia e alle numerose autorità e la comunità presenti, ha sottolineato come la Madonna Addolorata sia un esempio di coraggio nel dolore che un eroe dei nostri giorni come Emanuele Reali ci esorta a seguire di fronte a un destino crudele. Il sindaco ha quindi ricordato il legame inossidabile tra gli italiani e l’Arma fatto di solidarietà, fiducia e dedizione al bene comune. “Le Stazioni dei Carabinieri, presidi su tutto il territorio nazionale – ha aggiunto Angelini - sono dei punti di riferimento per la collettività, anche nei paesi più remoti e periferici come il nostro. E questa presenza capillare li chiama a partecipare alla vita della comunità nella quale sono inseriti, cercando di essere vicini ai problemi della gente, specialmente alle persone più deboli e in difficoltà”. Concetti ripresi dal generale Massimiliano della Gala che ha messo in rilievo il difficile compito dei Carabinieri che può essere svolto soltanto se si hanno una grande passione e l’alto senso delle istituzioni e dello Stato nell’interesse dei quali si è disposti a sacrificare la propria vita. Ricordando il vicebrigadiere Reali si è quindi rivolto alla signora Matilde assicurando che la grande famiglia dell’Arma non abbandonerà mai i figli del valoroso Emanuele. Il sindaco Angelini ha quindi ringraziato i Santesi che hanno organizzato la manifestazione religiosa e il presidente della Pro Ruscio, Vittorio Ottaviani per aver saputo coniugare la Festa con il ricordo del giovane carabiniere caduto.