Dalia LazarSabato 26 e domenica 27 ottobre la pianista internazionale innamorata dell’Italia si esibirà nelle tre sonate per pianoforte di Beethoven “La Patetica”, “La Tempesta” e “L’Appassionata” al Museo del Tulle di Panicale.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

(UNWEB) Panicale. Il 26 e 27 ottobre il sentimento eroico e poetico della musica di Ludwig van Beethoven sarà protagonista di due serate speciali nel bellissimo borgo di Panicale (Perugia): la pianista internazionale Dalia Lazar eseguirà le tre sonate per pianoforte “La Patetica” (Op. 13 n.8), “La Tempesta” (Op. 31. n.2) e “L’Appassionata” (Op. 17 n.23). I due eventi, a ingresso libero, inizieranno alle ore 19 e rientrano in “Visioni Musicali”: il ciclo di appuntamenti proposti dalla Lazar Foundation For The Arts con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Panicale e di Sistema Museo, Progetto ArtInsieme 2019 - Assessorato alla Cultura.

I live da qualche anno richiamano il pubblico umbro (e non solo) nel meraviglioso borgo medievale adagiato sulle colline del Trasimeno, ricco di storia e di preziosità artistiche - tra cui gli affreschi del Perugino. Location d’eccezione per i due concerti, il Museo del Tulle di Panicale - ex chiesa di Sant'Agostino (in piazza Regina Margherita) - dedicato alla panicalese Anita Belleschi Grifoni che ripropose agli inizi del Novecento un particolare tipo di ricamo su tulle denominato "Ars Panicalensis". In questa suggestiva cornice, svetta lo Stainway gran coda di Dalia Lazar: il celebre pianoforte appartenuto al nipote di George Gershwin, Leopold Godowsky III. “Sognavo di poterlo collocare in un luogo speciale" racconta la pianista.

Di origine croata, Dalia Lazar si è affermata come pianista prima a Mosca, dove ha conseguito il Diploma al Conservatorio Tchaikovsky, e poi a New York, sua città di adozione.
Innamoratasi dell’Italia, e in particolare della bellissima Panicale, la pianista ha deciso di istituire qui un ciclo di incontri dedicati alla musica classica e non solo, che talvolta vedono la presenza di altri generi e di discipline trasversali come la suggestiva Sand art.

Dalia Lazar si è esibita con un vasto repertorio in tutto il mondo, inclusi Paesi come Stati Uniti,
Russia, Venezuela, Israele, Svizzera, Francia, Croazia, Messico e Romania.
Finalista della “New York Concert Artist Guild Competition”, ha debuttato alla Rubenstein Hall e alla Carnegie Hall di New York, dove ha vissuto per diversi anni. Le sue performance sono state ben accolte dai critici, che così hanno definito il suo stile: "Un'espressione ispiratrice di eccellenza musicale" (Daily Repubblic). "Nobiltà nel suo modo di suonare" (Yediot Achronot, Tel Aviv), "Un sentimento profondo" (Panorama, Venezuela), "Virtuosismo e impeccabile fraseggio (Venezuela), "Rara combinazione di carisma, personalità e straordinaria capacità pianistica" (Tzimon Barto).


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