(UNWEB) Umbertide. “L’allenamento della forza nel calciatore: mito o realtà”: è questo il titolo dell’incontro che si svolgerà lunedì 3 febbraio alle ore 18.30 presso l’Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide. L’evento è organizzato dall’Associazione italiana allenatori calcio (Aiac) Umbria nella figura del presidente Pierluigi Vossi, in collaborazione con Prosperius ed Elav-Ricerca e alta formazione per le scienze motorie.
A presentare il convegno sarà Alessandro Scaia, preparatore atletico professionista e referente Aiac Preparatori Umbria.
L’introduzione al convegno sarà a cura del direttore tecnico del Prosperius Tiberino, professor Stefano Fiorini, preparatore atletico professionista e responsabile riabilitazione del gruppo Prosperius.
Seguiranno i saluti del presidente dell’Istituto Prosperius Tiberino, Giuseppe Barberi, del presidente dell’Aiac Umbria, Pierluigi Vossi e del sindaco di Umbertide, Luca Carizia.
L’incontro, moderato dal giornalista Mario Mariano, vedrà gli interventi di numerosi addetti del settore e di importanti professionisti nel campo della medicina come il professor Giuliano Cerulli e del mondo del calcio come l’allenatore Walter Alfredo Novellino.
L’istituto, da sempre all’avanguardia per quanto riguarda i servizi di riabilitazione e di riatletizzazione, propone così un importante evento rivolto ad atleti che hanno bisogno di recuperare le loro abilità sport-specifiche e a tutte le società sportive del territorio. “Con questa iniziativa – afferma il presidente dell’Istituto Prosperius Tiberino, Barberi - vogliamo continuare a essere un punto di riferimento per coloro che a livello amatoriale, dilettantistico e professionistico praticano sport e si trovano a dover recuperare la forma fisica a seguito di un infortunio. In passato numerosi atleti dalla carriera brillante, come ad esempio i calciatori Gabriel Batistuta, Marco Delvecchio e Fabio Bazzani (attuale viceallenatore del Perugia con Serse Cosmi) e la pallavolista Tai Aguero, si sono affidati al nostro istituto in seguito a gravi infortuni, riuscendo poi a recuperare ottimamente la loro abilità performativa”.