(UNWEB) FOLIGNO – L'emergenza sanitaria nazionale a causa del Covid-19 ha causato, insieme ad altre innumerevoli e gravi conseguenze, lo stop forzato di tutte le attività culturali e formative in tutto il nostro territorio. Per questo, in un momento storico come quello che stiamo vivendo di particolare fragilità lo Spazio Zut di Foligno ha immaginato la necessità di creare momenti speciali di condivisione e di recupero delle relazioni umane attraverso una revisione nei modi e negli strumenti.
L'obiettivo è quello di favorire nuovi canali di accesso all'altro, alle arti performative e alla formazione attraverso un approccio idoneo e stimolante in cui le strumentazioni tecnologiche e digitali come internet, i dispositivi, tablet o smartphones possono assumere poteri straordinari di comunicazione, espressività e unione.
In queste settimane allora sono iniziati dei percorsi, laboratori in videoconferenza di creatività e programmi rigorosamente online. "Progetti che, in linea con l'anima e l'estetica che ci caratterizzano - spiegano dallo Zut –, potessero restituire alla nostra comunità in primis e a tutti coloro che ne sentissero la necessità o l'urgenza, finestre spazio-temporali dedicate al ripristino di un sentimento di umanità e di vicinanza o a enfatizzare attraverso i linguaggi della performance, del video e il sonoro, la straordinarietà di questo momento singolare che in fondo ci descrive tutti".
Fra le iniziative che si sono cercate di recuperare, ci sono i laboratori teatrali ZoeGarage, rivolti a tutto il territorio locale, guidati dai formatori esperti di Zoeteatro e che di fatto rappresentano l'anima dello Spazio Zut!. Il laboratorio teatrale è uno strumento di crescita umana e sociale, per scoprire sé stessi e le proprie potenzialità ma anche un'occasione di incontro e confronto. #iorestozoegarage è dunque un progetto teatrale senza teatro, che prova a sperimentare e a reinventare parole, immagini, suoni all'interno di un nuovo processo creativo, "un modo attraverso il quale proviamo ad incontrarci nonostante tutto, e nonostante tutto proviamo a proseguire i nostri percorsi bruscamente interrotti" affermano dallo Zut.
#iorestozoegarage è una rubrica settimanale in cui i 6 laboratori teatrali dello Spazio Zut si raccontano condividendo con gli altri piccoli frammenti del proprio percorso, pubblicati online sui canali social Zut.
Parallelamente è stato attivato 'iltelefonosenzafili', un percorso di narrazione "singolare" uno-a-uno, dedicata in primis ai bambini su suggestione dell'opera di Rodari, di cui si celebra quest'anno il centenario dalla nascita, che prevede il racconto di una favola al telefono prima di andare a letto su prenotazione. Lo stesso abbiamo pensato per gli adulti, attingendo alla letteratura in tutte le sue forme, convinti del grande potere evocativo, simbolico nonché catartico della "parola detta" per riattivare almeno in parte una relazione interpersonale in un momento di grande isolamento fisico e mentale.
In quest'ottica lo Zut sta sperimentando che "un contatto umano anche solo vocale può avere ancora più valore per tutte quelle categorie fragili, in contesti più difficili o svantaggiati, che si trovano in condizione di precarietà di salute insieme all'isolamento forzato".
Iltelefonosenzafili può essere infatti ancora di più e meglio strumento di supporto e sostegno anche all'interno di contesti di disagio familiare, strutture sanitarie, ospedali o in quei contesti che si occupano di persone con grandi fragilità, centri per anziani che si occupano di persone malate, costrette a letto e per tutti quei contesti sensibili in cui operazioni così immediate di avvicinamento e consolazione per possono davvero fare la differenza.
Accanto a queste iniziative di supporto all'isolamento, Zut ha ideato anche un progetto performativo, un radiodramma a puntate online che racconta la vita di quarantena del misterioso personaggio simbolo dello Spazio Zut!. 'La Quarantena del Signor Zut' racconta ogni settimana la vita sospesa di questo personaggio fantastico, scandita da aggiornamenti sanitari, momenti di noia, frugali uscite per la sopravvivenza e brevi incontri occasionali in cui il mondo si presenta come un quartiere di periferia nel quale tutti siamo in qualche modo in relazione come vicini di casa, per scelta e per casualità. Ogni episodio è stato realizzato con il contributo di colleghi, attori, attrici, musicisti, artisti vicini allo Spazio Zut! che con interesse hanno deciso di partecipare a questa storia che in qualche modo è la storia di tutti.
Per quanto riguarda la musica, lo Zut sta ripercorrendo le stagioni musicali di 're:play' e serate di ascolto di 're: listen' con la pubblicazione di playlist in cui trovare una selezione speciale di brani e artisti che sono stati nostri ospiti da ascoltare a tutto volume.
I podcast e i contenuti musicali sono disponibili sul canale spotify e accessibili tramite le pagine social dello Zut.