(UNWEB) Bastia Umbra. Per la seconda volta nella storia del Palio lo stendardo artistico, che annualmente è consegnato al Rione vincitore, non sarà assegnato a causa della pandemia Covid-19 che ci ha colpiti alcuni mesi fa.
Con tanto dispiacere ed amarezza, il Consiglio Direttivo dell'Ente ha deciso di non disputare la 58ª edizione ma costruire, con l'impegno di tutti, una manifestazione che mantenga vivo lo spirito e i valori della nostra sfida tradizionale.
A rappresentare questa speciale edizione vi sarà, comunque, uno splendido stendardo realizzato dalla professoressa Maria Caldari, docente bastiola di educazione artistica e storia dell'arte.
Maria Caldari è un'affermata artista, da sempre molto vicina alla nostra festa, tanto che già ha dipinto altri due palii (2009 e 2016), tra i più belli e significativi ed è membro qualificato della Giuria Tecnica per la scelta del bozzetto dello stendardo.
Nell'opera, su uno sfondo verde – ad indicare la speranza – è rappresentato San Michele Arcangelo che, con un gesto solenne e perentorio, infila la lancia smaterializzando la struttura molecolare del Covid-19 per impedirne la proliferazione ed evitare così la sua diffusione sulla terra, raffigurata come semisfera celeste nel registro inferiore della composizione.
La presenza di Dio si coglie nel vento impetuoso, simbolo della potenza divina, che alle spalle del Patrono gonfia gli stendardi rionali: il Santo è presentato nell'atto di disgregare questa nuova piaga dell'umanità con l'aiuto del Padre celeste.
L'azione genera una nuova vita (simboleggiata dai fiori rosa) e insegna all'uomo a superare le difficoltà per aprirsi alla speranza e alla fiducia nel futuro. Con la bellissima immagine, l'artista, sinteticamente, presenta San Michele che trafigge il coronavirus per "salvare i suoi figli sulla terra", comunicando così un positivo augurio all'umanità per sconfiggere la grave pandemia e far riscoprire i limiti dell'uomo e il valore della comunità.
Lo stendardo realizzato dall'artista nel periodo di chiusura, è stato eseguito con la particolare tecnica dell'arazzo e con tessuti dipinti e ricamati, di cui la Caldari è maestra.
L'opera sarà donata dalla stessa all'Ente Palio e rimarrà nella sede di via Sant'Angelo a ricordo di questa speciale edizione.
La presidente Federica Moretti, il coordinatore Alioscha Menghi e tutto il Consiglio Direttivo, vogliono esprimere in queste righe la più sincera gratitudine alla professoressa Maria Caldari per la splendida opera e il generoso dono che incoraggiano l'impegno costante di tutti i rionali (giovani e meno giovani) nel "costruire" il Palio come momento d'incontro e condivisione, come occasione di conoscenza, di dialogo, di promozione e d'integrazione sociale e culturale.