Presentazione di libri e testimonianze per ricordare le Monumento Foiba Basovizzadei massacri delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata.Venerdì 10 presentazione del libro che racconta la storia di Egea Haffnerm, la bambina simbolo della tragedia dell'esodo

(UNWEB)  MAGIONE  – Presentazioni di libri, testimonianze e incontri con storici tra le iniziative organizzate dall'assessorato alla cultura del Comune di Magione per il Giorno del ricordo istituito per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata. Gli incontri, tutti online, saranno trasmessi in diretta, sulle pagine Facebook Magione cultura e Libri parlanti e sul canale You Tube Magione live. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con Comunicareleditoria, libreria Libri parlanti di Castiglione del lago e la casa editrice Piemme.

Primo appuntamento venerdì 10 febbraio, ore 21, con la presentazione del libro per ragazzi "La bambina con la valigia", Piemme edizioni, di Egea Haffner e Gigliola Alvisi. Il libro è la narrazione della testimonianza di Egea Haffner, la bambina simbolo della tragedia dell'esodo istriano-dalmata.

Il racconto tiene accesa la memoria su quanto accaduto. Egea sarà costretta a lasciare la sua terra dopo che il padre scomparirà in una di quelle voragini carsiche che sono diventate il simbolo di quella tragedia: le foibe.

Venerdì 18, ore 17.30, conversazione sul libro "La foiba grande" di Carlo Sgorlon, Mondadori editore. Luigina Miccio, Comunicareleditoria ne parlerà con lo scrittore Gianni Agostinelli

Attraverso le vicende dello scultore Benedetto Polo, emigrato da giovane dall'Istria in America. Benedetto ritorna poco prima dello scoppio del conflitto al suo paese, Umizza, dove si trova la foiba più grande di cui non è possibile misurare il fondo. Attraverso le sue vicende viene narrato un dramma umano e familiare in cui l'odio cancella l'amicizia, la paura annulla la fiducia.

«Il romanzo di Carlo Sgorlon – ha scritto al riguardo il giornalista e scrittore Gianni Oliva che ha firmato la postfazione all'ultima edizione –, in cui si mescolano invenzione e storia, è uno dei tasselli che hanno permesso di ridefinire la nostra memoria nazionale e sottrarre al silenzio la tragedia che alla fine della Seconda guerra mondiale si abbatte sugli italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia».

Martedì 22 febbraio, ore 17.30, incontro con lo storico Alessandro Cattunar, presidente dell'associazione Quarantasettezeroquattro con cui sta sviluppando numerosi progetti di produzione ricerca e formazione focalizzati sulla storia del Novecento nell'area di confine tra Italia e Slovenia. Direttore generale del Festival internazionale della multimedialità urbana In\visible cities è curatore e responsabile dei progetti "Archivio della memoria dell'area di confine" e "Topografie della memoria. Museo diffuso dell'area di confine".

Efea Haffner


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