Fino al 3 luglio i festeggiamenti per il patrono del Terziere. Sabato presentazione della nuova edizione di “Epoche in passerella”
(UNWEB) – Città della Pieve, - Iniziano oggi, mercoledì 29 giugno, festa del santo, i festeggiamenti in onore di San Pietro al Terziere Castello a Città della Pieve.
I contradaioli insieme al consiglio direttivo celebreranno, per la seconda volta, i padri del Terziere assegnando i “Meritum” onorificenza interna per ricordare l’impegno di chi, con spirito volontario e di amore per la città, ha fatto crescere la manifestazione.
Quei padri che negli anni Sessanta proprio intorno alla chiesa di San Pietro e alla figura del parroco Don Oscar Carbonari hanno messo le basi del “Comitato Rionale Castello” trasformato poi in Terziere; tanto che da sempre la fazione verdenera è quella dei Sampietrini, come lo era ancora negli anni Cinquanta quando le rivalità erano legate ai “Fuochi dell’Ascensione”.
La consegna dei “Meritum” sarà mercoledì 29 giugno alle 21.00 presso la Sala Grande di Palazzo della Corgna di Città della Pieve.
Festeggiare San Pietro per il Castello è anche ripartire, tornare alla vita associata dopo due anni di silenzio e fermo; con un programma nutrito e soprattutto con l’apertura della taverna e le sue specialità fin dalla serata di giovedì 30 giugno.
La taverna sarà aperta dal 30 giugno al 2 luglio tutte le sere e domenica 3 luglio a pranzo.
Nel fine settimana poi prenderà ancora più forma la festa rinascimentale con la presentazione sabato mattina, sempre al Palazzo della Cogna del libro “Nei Panni della Storia – Rievocare – Il mondo dei ri-costruttori: istruzioni per l’uso.” A cura di Francesca Baldassarri, Marta Canonici, Federico Marangoni e Sara Paci Piccolo. Un volume che indaga la differenza sostanziale fra ricostruire e rievocare, soprattutto come accade nelle manifestazioni come il Palio dei Terzieri di Città della Pieve e quella difficoltà a conciliare la filologia e il rigore storico alle esigenze sceniche di spettacoli sempre più opulenti e strutturati. Il libro che era nato in seno al Festival del Medio Evo di Gubbio sarà presentato dalla curatrice Sara Paci Piccolo e da Federico Fioravanti direttore del festival eugubino.
Sarà presente anche la castellana Daniela Barzanti che ha contribuito alla redazione del volume “Rievocare” con un contributo che racconta l’esperienza pievese, dal Terziere, ma soprattutto quella della manifestazione verdenera “Epoche in Passerella”. Proprio di questa manifestazione si parlerà nella seconda parte della mattinata per presentare il programma per ottobre 2022.
Anche “Epoche in Passerella” ha subito l’interruzione data dal Covid ma il Terziere Castello ha voluto con forza che proseguisse la sua importante operazione di attrattore, a Città della Pieve, degli esperti in materia di costumi e rievocazioni; questo ha consentito al Castello, ma più in generale al Palio dei Terzieri, un confronto costruttivo sulle fogge, sui materiali e sulle specificità del tempo preso in esame dai volontari pievesi. Il ritorno di questa manifestazione consentirà ancora una volta di ospitare ad ottobre le più importanti manifestazioni storiche dell’Umbria e i loro addetti ai lavori, in una manifestazione scenografica, ma anche di studio. Sabato Daniela Barzanti e Nadia Manganello dell’omonima associazione ci annunceranno il tema e le loro sfide.
Domenica finalmente usciranno i figuranti, dopo oltre due anni tamburi, chiarine, monne, nobili e armati saranno di nuovo per le vie del Terziere e in piazza.
Alle 10.00 presso il giardino del Terziere in Piaggia della Locanda, i contradaioli grandi e piccoli riceveranno il battesimo laico e con l’occasione sarà inaugurata la fontana dei battesimi donata al Terziere dall’artista Luca Sberna e installata dai volontari col supporto dello storico fonatanaro verdenero Franco Tassino.
A pranzo il giardino tornerà luogo di delizie e si potranno mangiare i famosi gnocchi del priore e tutte le altre prelibatezze che la cucina rinascimentale del Terziere offre.
Il pomeriggio festa per onorare San Pietro e affidare il Terziere alla sua benevolenza; come accadde in origine con la Festa del Pievese Lontano (ideata da Don Oscar), che celebrava, col dono, della chiave della città chi tornava in città per le ferie di agosto, domenica i volontari del Castello porteranno in piazza la chiave della Porta di San Pietro, simbolo della prima manifestazione, ma rivisitata e contestualizzata dai volontari di oggi. Il corteo di rappresentanza dal cuore del Castello giungerà sul sagrato della cattedrale per affidare alla benevolenza dei religiosi la chiave della Porta di San Pietro, come atto di affidamento ed intercessione del Terziere a San Pietro, il santo che è nell’imprinting di quella porzione di Città della Pieve da tempo immemore.