Tuteri: "con l'outdoor education un cambio di approccio culturale verso l'ambiente"
(UNWEB) Perugia. Si è chiusa domenica 4 dicembre l’edizione 2022 dell’Umbria Green Festival, rassegna a cura di Techne srl, azienda di servizi per energia e ambiente, e dell’associazione culturale De Rerum Natura.
Tantissime le iniziative proposte, sempre con la sostenibilità al centro, suddivise tra 12 comuni umbri con 150 ospiti e oltre 55 interventi e performance. Un luogo ideale in cui scienza, filosofia, letteratura, arte sono divenuti il deposito di voci, prospettive, sguardi cui attingere in maniera composita e profonda per ridisegnare il mondo in cui viviamo.
Domenica 4 la conclusione in grande stile a Perugia, con il centro storico trasformato per l’occasione in villaggio della sostenibilità.
In questo contesto presso la sala delle Colonne della Fondazione Perugia è andato in scena il convegno sul tema “le energie rinnovabili e l’innovazione tecnologica per vincere la sfida del clima”, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e di aziende del settore, per fare il punto sulla situazione attuale e sulle strategie da mettere in campo per il futuro.
All’incontro ha partecipato il vice sindaco ed assessore alle politiche scolastiche e giovanili del Comune di Perugia Gianluca Tuteri per parlare di un tema che molto ha a che vedere con la sostenibilità ambientale, l’outdoor education.
“Dobbiamo cambiare i paradigmi culturali – ha sottolineato il vice sindaco -superando gli stereotipi del passato. I genitori hanno, purtroppo, l’idea che lo spazio esterno sia un luogo insidioso e che nasconda pericoli per i loro figli. Di fatto i nostri giovani trascorrono la maggior parte della giornata circondati da mura: ciò li porta a non conoscere minimamente cosa ci sia nell’ambiente esterno e, di conseguenza, a non prendersene cura”.
Proprio per cambiare questo pregiudizio – ha continuato Tuteri – il Comune di Perugia ha pensato ad un nuovo progetto, che è anche e soprattutto, un cambio di approccio culturale, l’outdoor education. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Perugia, che ha deciso di sposare l’iniziativa finanziando l’opera di valorizzazione degli spazi del centro per l’infanzia Il Tiglio, nella struttura sono state create delle vere e proprie aule naturalistiche all’aperto, dove i bambini e le bambine possono apprendere, stare a contatto con la natura e, soprattutto, giocare e divertirsi senza vincoli scoprendo cose nuove.
“I nostri bambini, stando tutto il tempo all’esterno indipendentemente dalle condizioni atmosferiche perché sono forniti di abbigliamento di protezione (stivali e impermeabili), imparano dunque a conoscere il valore del verde e si formano perché lo stupore che offre l’ambiente non ha eguali. All’aperto, a differenza di quanto avviene nelle classi, c’è sempre qualcosa di nuovo e sorprendente da scoprire e ciò fa la differenza nello sviluppo della personalità dei più giovani”.
In sostanza ha concluso Tuteri “dobbiamo capire che vivere l’ambiente esterno è sinonimo di salute sia fisica che psicologica e che non possiamo separare la salute dell’uomo da quella dell’ambiente che lo circonda (animali, piante, ecc.): “health is one health”. Ecco il senso dell’outdoor education, rivoluzione che è partita dal Tiglio, ma che progressivamente vogliamo estendere a tutte le scuole consapevoli del fatto che iniziando a cambiare la storia fin da giovanissimi si possono creare i futuri custodi del verde”.