b8210a1b 93da 4dcf a0ab 8fd05dc9c048Con l’inaugurazione della mostra personale “Il bello del brutto” dell’artista perugino Giulio Brandelli, si è dato avvio a un percorso di innovazione culturale che abbraccia una creatività espressa con differenti linguaggi artistici

(UNWEB) Perugia. Dopo poco più di un anno dalla sua apertura, allo Spazio CEC (centro multifunzionale creativo, espositivo e culturale) situato nel cuore del centro storico di Perugia, è stata organizzata la prima mostra personale di arte contemporanea di un artista umbro dal titolo “Il bello del brutto”.

Con questo evento culturale, incentrato su un’esposizione artistica piuttosto originale che si è tenuta il 14 luglio scorso, nel contesto dei cinquant’anni di Umbria Jazz, è stato consacrato uno stile molto innovativo fondato su un mix di street art, con contaminazioni pop e soprattutto con una forte influenza dell’art brut, in stile Basquiat.

Il protagonista dell’iniziativa è Giulio Brandelli, in arte Giubra, un giovane artista perugino capace di trasformare il suo amore per l’artigianato e la sua creatività in diverse forme d'arte che trovano la loro espressione nei disegni, nei dipinti, nelle sculture in legno e nella musica.

I mondi che disegna provengono dalla sua infanzia, quando ha iniziato a ritrarre tutti i tipi di animali e persone, i cui corpi venivano fusi insieme per inventare creature immaginarie, antropomorfe, bizzarre: sicuramente strane per un bambino di soli sei anni. Fino a poco tempo fa questi mondi molto speciali erano rimasti nascosti da qualche parte tra i suoi ricordi e la sua immaginazione.

Pur non avendo potuto frequentare l’istituto d’arte, ha riversato la sua inquietudine artistica nella musica diplomandosi in tromba e conseguendo la successiva laurea biennale. Finalmente, dopo aver trovato l’equilibrio interiore giusto, anche i suoi “amici immaginari” sono saltati fuori da sotto al letto del bambino e hanno trovato la loro via d'uscita, diventando, oggi, la prima fonte di ispirazione dei suoi disegni.

Non ama dire troppo delle sue opere; preferisce che siano esse stesse a parlare direttamente alla gente. Insomma la sua arte, in cui il brutto va alla ricerca del bello e dove spesso il bello ha la meglio sul brutto, va compresa in profondità. Le opere di Brandelli o si amano subito a prima vista, oppure si possono non capire a un primo sguardo fugace. Sta proprio nella ricerca di un senso a ciò che viene manifestato con la sua espressione creativa il valore aggiunto di questo eclettico quarantenne, autodidatta.

Nel ringraziare i numerosissimi partecipanti che ormai da più di un anno prendono parte alle iniziative culturali allo Spazio CEC, Carlo Timio, project manager di eventi sia in Italia che all’estero e organizzatore dell’iniziativa insieme all’immaginatore Daniele Buschi, afferma: “Questa prima mostra personale di Giulio Brandelli dedicata all’arte contemporanea italiana segna un punto di svolta nella programmazione di eventi dall’elevato valore creativo perché rappresenta una sorta di manifesto della contemporaneità, l’inizio di un percorso culturale finalizzato a rendere la città di Perugia una fucina moderna e attrattiva su questo filone. L’obiettivo che ci poniamo, nel nostro piccolo, è quello di cercare di far dialogare plasticamente il tradizionale con l’innovazione, la storia con la creatività in un contesto d’eccezione, come lo Spazio CEC, che si presta perfettamente a interpretare la finalità che ci siamo prefissati”.

Nel prendere la parola per un saluto, Buschi afferma: “Quello che traspare dalle opere dell’artista Giubra che conosco da diverso tempo, è un senso di libertà, Giulio ora può ‘giocare’ con i propri mostri, con i colori, con la carta, quasi addomesticandoli, il brutto che acquista una bellezza speciale, senza regole o schemi, pura libertà”.

Il clima degli eventi al CEC è sempre molto conviviale, e dopo un’iniziale presentazione dell’artista, è stato possibile ammirare, capire e interpretare la particolare mostra espositiva sulle note musicali di funk & jazz dello stesso Giulio Brandelli che con la sua tromba ha incantato il pubblico mentre si degustava un piacevole aperitivo estivo.


 AVIS

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