dji mimo 20241014 111838 20241014111837 1728909922199 photoConserva finaleI consumatori hanno potuto interagire con i migliori produttori italiani dell'arte della conservazione alimentare tra laboratori, talk e mostra mercato

Il sindaco Sisti e l'assessore Angelini Paroli:"Il successo ottenuto ci ha convinti
nel voler dare seguito all'evento, tanto da farci mettere moto con idee e risorse per il prossimo anno"

(UNWEB) Spoleto. "Conserva", l'appuntamento che mancava nel panorama del food, ha fatto centro nel cuore di Spoleto facendo incontrare i consumatori con alcuni dei migliori produttori dell'arte artigiana della conservazione alimentare. Un evento che tra laboratori e talk sempre pieni ha incassato il successo della sua prima edizione, che si è chiusa oggi con un convegno che tra storia, tradizioni e metodi, ha ripercorso l'evoluzione delle tecniche della conservazione, i valori della tradizione, la nuova chiave interpretativa del cibo in cucina. Protagonisti dell'ultimo appuntamento, Giorgione, lo chef Giulio Gigli del ristorante stellato Une, appassionato di conserve di frutta e verdure,Guido Farinelli, storico dell'alimentazione, e Maurizio Pescari, giornalista gastronomico che ha coordinato l'incontro.L'appuntamentorealizzato da Anna Setteposte,è stato finanziato con PSR per l'Umbria 2014/2020 – Misura 16, a conclusione del progetto "Vivi le terre del Ducato di Spoleto".Patrocinato dall'amministrazione comunale, ha visto anche gli interventi del sindaco"il successo ottenuto ci ha convinti nel voler dare seguito all'evento, tanto da farci mettere moto con idee e risorse per il prossimo anno".

La chiave del successo. "Dalle marmellate ai sottoli ai sottaceto, alle passate, le conserve fatte in casa sono tornate così protagoniste sulle nostre tavole, che oggi a farle non sono più solo le nonne, ma anche gli chef. Sulla scia di questa nuova tendenza, che richiama necessariamente alla sicurezza alimentare, abbiamo pensato di far incontrare i consumatori con alcuni dei migliori produttori nazionali ed esteri dell'arte della conservazione del cibo, attraverso una serie di incontri focalizzati sull'uso delle tecniche e i metodi necessari per poterle realizzare in maniera sicura". Anna Setteposte eventi & comunicazione, ideatrice e organizzatrice di "Conserva, il Salone dell'arte della conservazione alimentare" insieme ad AC Company, non ha dubbi sull'importanza che ha una iniziativa del genere in questo momento, dove le conserve sono diventate la tendenza non solo per mangiare un alimento fuori stagione, ma anche per un discorso legato alla sostenibilità economica e ambientale, che spinge sempre più il consumatore a fare scelte consapevoli anche negli acquisti. Un orientamento che però ha bisogno di essere guidato per garantire un prodotto in sicurezza anche se fatto in casa, partendo dalle materie prime di qualità.

Tra location e personaggi.Tra piazza Pianciani, l'ex chiesa di Sant'Agata e la Casina dell'ippocastano, "Conserva" ha dato vita a momenti che hanno visto una grande partecipazione di pubblico, molto attento e coinvolto nel fare domande e prendere appunti. A partire da quello di Giorgione dedicato al sale dolce di Cervia (è intervenuto ancheGiuseppe Pomicetti, presidente della Salina), "utilizzato dai norcini perché non altera il sapore del maiale", un approfondimento, questo, in cui l'istrionico chef ha concentrato il focus sull'importanza del sale nella storia (dalle guerre, etc.) ma anche nella salute, invitando il pubblico a farne un uso moderato. Ad attrarre anche la preparazione della confettura, con la mela cotogna, a cura della fattoria agricola Patrice. Ad incuriosire la platea è stata pure la conservazione del tonno sott'olio, che grazie aPaolo Vetranodi Callipo Group ha potuto scoprire i segreti di comesi può fare senza rischi e in sicurezza. MentreGiuseppe Coletti di Authentico ha sottolineatoil valore dellatracciabilità nel settore delle conserve, facendo scoprire tutto il percorso che fanno le materie prime, dal campo alla forchetta, passo dopo passo, dimostrando praticamente come utilizzare una nuova tecnologia e cosa può scoprire il consumatore dal suo smartphone. A catturare l'interesse del pubblico anchela realizzazione in diretta della cagliata e della mozzarella da riproporre a casa, un laboratorio curato da Cosimo Romito e Claudio Spallaccia di Inaf Umbria; mentreSlow Food Umbriaha portato alla ribalta"La bella storia della Merangola".Gigì Passera de "Le sorelle passera", ha letteralmente ammaliato i presenti coni suoi sottaceti facili, dai fiori all'uva di stagione.


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