Assessore Lorenzo Pierotti, la performance ‘Il luogo è il tempo’ rappresenterà un momento di suggestione straordinaria; nella giornata dedicata ai morti, sarà bellissimo percepire la vita
(UNWEB) Che l’arte sia capace di dare o ridare senso alla realtà più concreta e, spesso, cruda, è stato più volte palese. Che grazie all’arte, le porte dello stabilimento Ellesse, luogo eccellente per Corciano, l’Umbria e l’Italia si riaprissero anche soltanto per qualche ora, poteva non essere così scontato. Eppure, il 2 novembre prossimo, a mezzogiorno in punto - né prima, né più tardi - dalla porta dello stabilimento tornerà a filtrare la luce vera. Non quella che, da tanto tempo ormai, passa attraverso le ampie vetrate, ad illuminare uno spazio immenso e .... muto. L’occasione è l’installazione per voce narrante e musica dal titolo ‘Il luogo è il tempo’, ideata dall’artista Carlo Carnevali - che ama spesso unire all’abituale linguaggio pittorico-figurativo, le suggestioni di altri mondi - in sinergia con Stella Carnevali, l’attrice Emanuela Faraglia ed i musicisti Michele Rosati e Filippo Pambianco. “Quando ci è stato esposto il progetto – racconta l’assessore alle attività culturali Lorenzo Pierotti – sia il sottoscritto che il Sindaco l’abbiamo sposato con entusiasmo. Poter rientrare in uno dei nostri luoghi simbolo, al quale anche personalmente tengo molto (l'assessore, insieme al Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha rivolto formale istanza alla Rai di considerare la realizzazione di una fiction sulla storia dell'Ellesse - ndr) e farlo facendosi avvolgere dalla musica, dalle parole e dall’impatto visivo di una ‘scultura diffusa’ di pregio e di sicuro impatto emotivo è quanto di più originale avremmo potuto immaginare”. Dello stesso parere il proprietario del complesso aziendale, Leonardo Servadio junior, che ha accolto la proposta con la consueta disponibilità, dicendosi felice che un luogo d'eccellenza potesse essere rivissuto, anche se per poco. L’eclettico pittore e scultore umbro Carnevali, infatti, già da qualche anno, proprio nella giornata dei morti, allo scoccare del mezzogiorno, in luoghi simbolo del territorio diffonde messaggi di memoria e vita, sempre all’insegna dell’arte. Lo ha fatto a Perugia, nei cimiteri abbandonati, circondando le sue opere con musica contemporanea e brani tratti dalla grande letteratura e poesia. Quest’anno ha voluto cambiare Comune e contesto, scegliendo una fabbrica dismessa, ma non per calcare la mano su quello che c’è stato ed ora non esiste più, piuttosto per favorire un'astrazione dal luogo e dalla vicenda conosciuta per renderla universale, condivisibile ed immaginabile addirittura in altra forma. Pertanto, un complesso scultoreo imponente, a suggerire moltitudini di volti, facce, braccia, persone, spesso senza un nome, costituirà l’ambientazione e la platea attraverso la quale, su un tappeto di musica inedita, composta per l’occasione ed eseguita dal maestro Michele Rosati, con il supporto del percussionista Filippo Pambianco, l’attrice Emanuela Faraglia darà corpo e voce alla prosa di Stella Carnevali. La costruzione musicale si appoggerà sul canone verbale "Il luogo è il tempo", ad avvolgere quelle ‘persone-sagome’ artistiche che sembreranno aspettare un soffio che possa restituire loro, metaforicamente, un futuro. “Ovviamente – conclude Pierotti – non ci aspettiamo che da una situazione come questa possa nascere chissà quale seguito. Sfido chiunque, però, a non desiderare che per qualunque glorioso passato non possa ritornare un altrettanto significativo futuro. Il messaggio è proprio questo, nella giornata tradizionalmente dedicata ai morti, sarà bellissimo celebrare e percepire la vita. Sono sicuro che quanti hanno avuto modo di vivere e frequentare l’Ellesse o, al contrario, chi ne ha solo sentito parlare possano avere il desiderio di ‘rimetterci il naso’, lasciandosi prendere e sorprendere da un incontro d’arte e sensibilità”.