(ASI) Lettere in redazione. Città di Castello, 16 maggio - "L'Apecchiese deve essere affidata all'Anas, perché fino a quando non potremo contare sulla Due Mari, rimane l'unico collegamento tra Umbria e Marche e deve essere sicura".
La considerazione arriva dalle amministrazioni comunali di Città di Castello, Apecchio, San Giustino, Piobbico e Acqualagna, dalle Province di Perugia e di Pesaro e Urbino, dalle due Regioni coinvolte. Tutti d'accordo a sottoscrivere un documento unitario e a muoversi di conseguenza con il ministero competente. Lo hanno annunciato pubblicamente durante la manifestazione convocata, sabato 16 maggio, al confine tra Umbria e Marche, dove il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, e il sindaco di Apecchio, Vittorio Nicolucci, hanno chiamato a raccolta tutti gli enti interessati. Tra i presenti anche l'assessore regionale uscente Silvano Rometti, che ha sposato la proposta dei sindaci, che prevede il riconoscimento dell'Apecchiese come strada di interesse nazionale. "Ci sono le condizioni – ha detto Rometti –. Siamo pronti ad impegnarci su una piattaforma che garantisca una manutenzione tempestiva delle situazioni critiche dell'Apecchiese e in prospettiva il passaggio delle competenze dalle Regioni allo Stato, affinché sia l'Anas ad occuparsi di questa arteria strategica. Fino al 2011 la Regione aveva 26 milioni di euro di trasferimenti statali che ora non ci sono più e a risentire dei tagli è la rete viaria". "Come ente abbiamo previsto 5 milioni di euro da dare alle Province – ha spiegato Silvano Rometti, ricandidato al consigilio regionale -, di cui tre milioni e mezzo sono destinati ad interventi di manutenzione per la provincia di Perugia. Ora è necessario lavorare insieme affinchè il ministero riclassifichi l'Appecchiese".