(ASI) Lettera in redazione. Pensateci al momento del voto. Ricordatevi che la gestione dell'Umbria negli ultimi 5 anni non è stata attenta ai bisogni dei cittadini, ma solo a garantire al 'sistema umbria', farraginoso e pletorico, di mantenere il suo status di privilegi. Pensate ad esempio che Umbria Mobilità è diventata l’Alitalia dell’Umbria, un pozzo senza fondo, sempre sull’orlo del fallimento. La società di trasporto umbro, nonostante lo statuto dica che “vede la competitività, la qualità dei servizi e la razionalizzazione dei processi come obiettivo primario” è in dissesto da molti anni. E invece di essere ristrutturata per salvare i 1300 posti di lavoro, attinge al denaro pubblico. Ed ha trovato un finanziatore eccellente nella Regione. Pensate alle comunità montane con i conti in profondo rosso: 4 milioni e mezzo di euro di debiti, che si è tentato di colmare con il “bancomat” della Regione, ovvero con i soldi pubblici. E anche la Sanità che dalla presidente viene sbandierata come un fiore all'occhiello della Regione ha visto l'Umbria precipitare nelle classifiche dal 2011 al 2014, pessimo risultato premiato addirittura con premi produttività ai dirigenti. Per non parlare delle persone comuni che dormono in letti messi nelle corsie mentre indagini della procura cercano di capire se sono stati fatti falsi ricoveri per “amici degli amici” per non fargli pagare gli esami clinici. Pensate a tutto questo prima di esprimere il vostro voto e poi decidete se volete dare un contributo per il cambiamento o continuare ad alimentare il “sistema Umbria”.
Massimo Perari candidato Fi al Consiglio Regionale dell'Umbria