show3(ASI) l'ASD Perugia Torball del presidente Luca Crocioni è da tre anni che chiede alle Istituzioni comunali una sala dove poter svolgere l' attività sportiva per non i vedenti e gli ipovedenti. Molte sono state le promesse, ma nessuna soluzione concreta è arrivata da parte del Comune di Perugia. Da qui l'appello per sbloccare questa annosa situazione.                                                                                                                                                                                             .

Necessita uno spazio di 20-25 metri quadrati dove collocare un tavolo da showdown. Se anche questa richiesta, come le altre, dovesse cadere nel dimenticatoio, le Associazioni che ruotano attorno al mondo dei non vedenti e degli ipovedenti sono intenzionati a mobilitarsi per far valere i loro diritti.

Ettore Bertolini

 

Lettera aperta alle Istituzioni di Lucia Radicchi

Mi chiamo Lucia Radicchi e sono una giovane socia cieca assoluta iscritta alla sezione provinciale e regionale dell'Unione Ciechi di Perugia. Per prima cosa mi scuso per non aver risposto subito all’e-mail ricevuta, avrei voluto farlo prima, ma per diversi motivi non ho potuto.

In qualità del tanto desiderato ruolo di Coorrdinatrice provinciale dei Giovani della sezione di Perugia che ricopro a partire dal 22 Gennaio 2016, non che quello di Coordinatrice regionale dei giovani dell’Umbria concessomi nel Marzo 2016, ho il piacere, ma soprattutto l’obbligo di dover dar voce a tutti i ragazzi che appartengono al nostro tanto amato gruppo giovani. Con la consapevolezza che il mio ruolo non è così tanto importante come quello dei presidenti e dei consiglieri tutti, vorrei comunque confermare la richiesta dei giovani in merito al desiderio di voler trovare al più presto una stanza a Perugia (in quanto a metà strada tra Gubbio, Terni e città limitrofe), dove poter mettere il tavolo di Showdown, uno sport che abbiamo avuto il piacere di provare diverse volte e che vorremmo cominciare a praticare settimanalmente, anche pagando una piccola quota mensile la dove ce ne sarà bisogno.

Vi informo che io e molti giovani iscritti alle rispettive sezioni provinciali di Perugia e Terni abbiamo partecipato con entusiasmo alle dimostrazioni di Showdown tenutesi rispettivamente a Perugia nel Dicembre 2015 e a Gubbio lo scorso 27 Novembre. Ci siamo divertiti tantissimo e per una giornata abbiamo potuto contare sui consigli di arbitri di gioco molto qualificati che si sono gentilmente attivati per poter farci provare questo sport. Poche righe per raccontarvi il nostro gruppo giovani. Innanzi tutto tengo a sottolineare che le attività che proponiamo sono pensate e organizzate dal Comitato Giovani della sezione provinciale di Perugia (in seguito al benestare dei presidenti provinciali e regionale), che è formato dalla sottoscritta e da altri due ragazzi, quali Lucia Giorgioni e Vittoriano Leto sui quali possiamo sempre contare.

Per quanto riguarda Terni, il ruolo di coordinatrice provinciale dei Giovani è ricoperto dalla Sig.na Serena Reggi la quale ha lavorato duramente per favorire l’integrazione dei rispettivi gruppi provinciali. A oggi, domenica 18 Dicembre sono orgogliosa di confermare che la nostra collaborazione sta portando ottimi risultati: abbiamo già organizzato diverse uscite soddisfacenti alle quali hanno partecipato un inaspettato numero di ragazzi e abbiamo creato ormai da diverso tempo una mailing list e un gruppo whatsapp piuttosto attivo in cui ci si sente regolarmente e si parla dei più svariati argomenti. Ci tengo a precisare che all’inizio è stato difficile ricostruire dal niente il gruppo, unire i contatti, ma grazie alla mia collaboratrice di Terni Serena Reggi e alla sua enorme voglia di fare e ai ragazzi sopracitati, siamo finalmente riusciti a coinvolgere tutti i ragazzi più grandi dai 18 ai 35 anni come richiesto da regolamento e non solo. Infatti, il nostro è un gruppo molto flessibile e pronto ad accogliere chiunque abbia voglia di unirsi a noi, che siano essi non vedenti, ipovedenti e perché no normovedenti, non dimenticate che il nostro fine principale è l’inclusione sociale in tutte le sue diverse forme, siamo persone, abbiamo voglia di fare e abbiamo il diritto di avere tutte le opportunità che hanno gli altri.

Si uniscono spesso a noi anche ragazzi non vedenti e ipovedenti che hanno oltrepassato il limite d’età, perché siamo convinti che non sono 40 anni a impedire ad un ragazzo di uscire e di stare una giornata ogni tanto insieme ai suoi coetanei, per confrontarsi e capire che la vita è bella anche se si è ciechi. Ci sono molti giovani non vedenti e ipovedenti in Umbria, che proprio come scrive Alena nella lettera, purtroppo ancora oggi sono tenuti in disparte dai propri genitori, che pur credendo di fare loro del bene, li limitano e non danno loro modo di sperimentarsi e di provare tutto ciò che ha da offrire la loro giovane età. Perciò, chi come me a avuto la fortuna di avere dei genitori in gamba e forti che mi hanno permesso di mettermi sempre in gioco, sostenendomi e aiutandomi nel migliore dei modi a superare tutte le difficoltà incontrate strada facendo, credo abbia il dovere di cercare di cambiare un po’ le cose e di abbattere tutti i maledetti pregiudizi che ci troviamo ad affrontare molto spesso.

Nel mio piccolo desidero con tutto il cuore fare qualcosa per cambiare e migliorare la vita delle persone non vedenti in Umbria, in quanto è la regione in cui sono nata e vivo, ma sinceramente non ho paura ad ammettere che c’è ancora molto da fare per ottenere i risultati sperati, che faticano ad arrivare. Consapevole che leggeranno l’e-mail persone che ricoprono cariche importanti a Perugia, vorrei anche chiedervi se gentilmente potreste cominciare a considerare il fatto che Perugia non sia poi così tanto accessibile; noi giovani non vedenti ci troviamo sempre un po’ in difficoltà negli spostamenti al di fuori dal centro della città, per tanto colgo questa preziosa occasione per chiedervi di attivarvi al più presto per rendere più accessibili le fermate dell’autobus e magari anche attivare un abbonamento che ci permetta di muoverci in piena autonomia su tutti i mezzi, senza dover sempre timbrare. Parlando più concretamente, basta pensare che sull’autobus non si riesce mai a trovare la macchinetta per obliterare il biglietto perché è sempre in posti diversi e se si è ciechi assoluti credetemi che non è semplice trovarla. Altra cosa sono i taxi, io provo anche a chiedere se per favore chi di dovere può proporre una convenzione che ci permetta di poter prendere il taxi senza dover sostenere spese troppo elevate ogni volta, non perché non si vuole spendere ma perché al non vedente questo mezzo torna spesso utile.

Vi ricordo che in molte altre regioni sono già attive da tempo queste convenzioni. Perdonatemi se mi troverete fin troppo chiara e diretta, ma sono aperta al dialogo e certa che non vi dispiacerà conoscere le idee e i desideri che hanno le persone non vedenti e ipovedenti che vivono in Umbria e, in particolar modo, a Perugia. Con la speranza che leggiate la mia e-mail e fiduciosa in un prossimo positivo riscontro, vi ringrazio vivamente se mi concederete un minuto del vostro tempo. Fiera e orgogliosa di essere Coordinatrice Provinciale e Regionale del gruppo giovani dell’Umbria dell'Unione Italiana Ciechi.

Lucia Radicchi.