(ASI) Perugia – Nella mattina di mercoledì 8 marzo si è svolta a Perugia, presso Palazzo Cesaroni sede del Consiglio Regionale dell'Umbria, la presentazione alla stampa umbra del Movimento Nazionale per la Sovranità, alla presenza del Presidente Francesco Storace e del Responsabile dell’Organizzazione Roberto Buonasorte.
Stefania Verruso, già segretario regionale de La Destra, è stata confermata nel suo ruolo dai vertici del Movimento. Durante l'incontro è stata tra l'altro annunciata la costituzione di un primo gruppo consiliare del Movimento al Comune di Deruta, da parte del Consigliere Stefano Gambini. Alla conferenza ha inoltre partecipato una rappresentanza di Fiamma Nazionale Umbria guidata dal responsabile umbro Rosario Murro. Francesco Storace, Presidente della Regione Lazio dal 2000 al 2005 e Ministro della Salute dal 2005 al 2006 nel Governo Berlusconi, alla fine della conferenza stampa ha rilasciato gentilmente un’intervista ad Agenzia Stampa Italia.
Nasce il Movimento Nazionale per la Sovranità, punto che si prefigge è l’unità del vasto mondo di quella che generalmente viene intesa come “Destra sociale”. Crede che questa unità sia realmente possibile?
Francesco Storace: «Noi andiamo anche oltre la Destra sociale, verso una destra “plurale” potremmo dire. E’ una destra, questa, che è presente nel Paese e lo dimostrano i consensi anche di forze che storicamente non erano mai state ricondotte a destra. Quindi va rimessa in campo una proposta che torni ad affascinare milioni d’italiani che nella loro vita hanno votato Movimento Sociale Italiano o Alleanza Nazionale, ed ora sono rimasti a casa non sentendosi rappresentati da nessuno. Ecco a quelle persone dobbiamo dargli una casa!»
L’unità del mondo della destra va anche oltre “Fiuggi”? Ovvero, per questa unione, vi rivolgete anche a quei movimenti e quei uomini che non si riconobbero e non si riconoscono nelle tesi della “Svolta di Fiuggi” che sancirono la fine dell’MSI e diedero la nascita ad AN?
Francesco Storace: «Quando ho fatto riferimento alla tradizione dell’MSI è chiaro che c’è anche questo aspetto. Però vogliamo fare una destra seria! Noi non siamo un mondo estremista che si ritrova, perché non tollero che venga considerato estremista chi ha un pensiero “non conforme”: perché è sbagliato ed è l’omologazione a cui punta questo sistema. Però dobbiamo presentarci con grande serietà per dare una risposta agli italiani. Questo Paese va governato sulla base di un programma e chi vuole fare una battaglia per la Sovranità, secondo me, deve stare da questa parte del campo.»
Per quale motivo il ritorno del simbolo della “Fiamma Tricolore”? Nostalgia oppure un simbolo che può esprimere ancora senso oggi?
Francesco Storace: «E’ rispetto per una tradizione. In nome di una modernità che non deve più portare a contraddire i valori della tradizione. Però è chiaro che noi siamo figli di quella storia. Guai a rinnegare il padre e la madre!»
Il progetto del “Polo Sovranità”, da voi lanciato come l’alleanza politica di tutti i sovranisti italiani, vuole essere interno al centrodestra oppure, in un’ottica anti-Unione Europea, ne vuole essere oltre?
Francesco Storace: «Noi vogliamo essere una formazione politica che punta a vincere la battaglia per governare l’Italia e non lasciarla in mano ad un Partito Democratico che è “euromane”, o a grillini inconsistenti. Per fare questo dobbiamo unire le forze. Ma le forze non vanno unite semplicemente sulla necessità di battere l’avversario, ma sulla base di affermare un programma ed ecco perché parliamo di Sovranismo. E crediamo che questa parola chiave la “Sovranità”, possa essere quella che raduna attorno a se le forze del centrodestra. Poi chi non ci vuole stare non ci sta.»
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia