(ASI) Intervista al Consigliere regionale dell' Umbria Attilio Solinas.
Consigliere Solinas, è quasi un battesimo per Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista (Mdp), come risponde la base?
La base bene, abbiamo una adesione in crescita abbiamo avuto anche dei giovani segretari di circoli del PD che sono venuti con noi, ma piano piano raccogliamo delle richieste di adesione un po’ da tutta l’Umbria, soprattutto a Perugia le prime ci sono state ma piano piano sta crescendo l’interesse per questa forza politica. Oggi è la presentazione ufficiale, abbiamo già fatto alcune riunioni operative e organizzative e oggi contiamo ddi gettare un le basi per quello che fare nei prossimi giorni e mesi, ci sarà poi l’incontro importante dell’assembla nazionale del 1 Aprile a Napoli, nella quale contiamo di allargare ancora di più il consenso, oggi si parlerà anche di programmi e di progetti, noi ci dobbiamo presentare agli elettori di sinistra e di centrosinistra umbri con un progetto per cercare di recuperare la fiducia e la credibilità che è stata persa, molti umbri non sono andati più a votare oppure hanno votato per forze populiste, quindi questa cosa non va, una regione storicamente progressista, costruita dalla sinistra come l’Umbria, i servizi sociali, i piani paesaggistici, i piani industriali che sono stati fatti nei decenni scorsi sono tutto merito delle forze di centrosinistra quindi questa fiducia va recuperata è un lavoro difficile ma noi ci mettiamo la speranza la voglia di fare coinvolgendo tutti, sindacati, associazioni di volontariato, corpi intermedi, imprese, disoccupati, tutti quelli che hanno necessità, insomma rappresentanze di tutta la cittadinanza per costruire dal basso un progetto per il rilancio del centrosinistra in generale ma dell’economia del lavoro, dell’ambiente, dei servizi socio-sanitari. Tanti i temi importanti da affrontare insieme alle persone, vogliamo aprire senza la rigidità del partito è un movimento aperto inclusivo in cui tutti possono partecipare.
Lei ha un problema di collocazione all’interno della maggioranza umbra, come si relazione adesso con il PD?
Io sono uscito dal Gruppo e sono andato nel cosiddetto gruppo misto e ovviamente avrà la denominazione di Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista (Mdp) e io rimango nella maggioranza ho anche un incarico di Presidente di Commissione che rispetterò al meglio come ho fatto fino ad ora e ovviamente sono leale nei confronti della Giunta della Presidente Marini e continuerà a lavorare per loro e con loro, ovviamente marcando un po’ le differenze dove sarà necessario marcarle ma in linea generale rimango nella maggioranza.
Dove per esempio verranno marcate?
Vedremo ma ci sono dei punti per il rilancio dell’economia dove bisogna migliorare e bisognerà parlare di queste cose, anche l’assegnazione dei fondi europei e le modalità di verifica e di controllo di come vengono assegnati questi fondi, puntare sulla ricerca e investimenti pubblici, c’è da fare di più e c’è di meglio, queste cose le diremo in modo leale sempre mantenendo il rispetto, ma le ribatteremo sulle cose da fare.
Tra queste, Lei viene dal mondo della sanità, in questo settore ci sono delle cose sulle quali vorrebbe marcare la propria azione?
Sulla sanità ci sono cose che io dico da anni, da quando io ero responsabile della sanità del PD, ci sono delle riforme scritte, bisogna attuarle, bisogna metterle in pratica razionalizzando i servizi, tagliando i doppioni, abbattendo le liste di attesa con una politica di appropriatezza perché molte richieste di esami non sono appropriate, bisogna puntare sulla qualificazione dei professionisti, a tutti i livelli, quindi medici, infermieri, tecnici ecc…
Bisogna fare un ragionamento di controllo della spesa ma anche di riorganizzazione dei servizi, perché il progresso in sanità si vede dalla riorganizzazione dei servizi più che dai tagli e dal razionamento delle risorse, purtroppo questo dipende dallo Stato però la Regione Umbria si è sempre comportata ben, ha sempre mantenuto i conti in ordine però adesso bisogna ragionare di più su quello che va fatto, sulla razionalizzazione dei servizi e la riorganizzazione, e quindi coprire tutto il territorio umbro perché ci sono delle parti scoperte dal punto di vista della sanità territoriale, il futuro della sanità si gioca sul territorio, l’assistenza territoriale è fondamentale per evitare che i pazienti in modo inappropriato vadano in ospedale facciano le liste di attesa lunghissime al Pronto Soccorso vadano in ospedale quando non c’è bisogno e quindi possono essere gestiti sul territorio e quindi anche i codici bianchi del Pronto Scorso, la riacutizzazione delle patologie croniche che possono essere gestite nei centri di salute e quindi senza la necessità di andare in ospedale ogni volta.
Intervista di Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia ed Umbria Notizie Web
Riprese di Antonio Veschini - Agenzia Stampa Italia ed Umbria Notizie Web