(ASI) Roma - “Oggi A Perugia va in scena un’aberrazione tutta italiana: la massoneria celebra i suoi 300 anni con un convegno che ha tra i suoi patrocini tutte le istituzioni pubbliche: comune, provincia e regione oltre a due università pubbliche".


La consigliera comunale del M5S Rosetti ha presentato un’interrogazione al comune per conoscere il motivo di questo patrocinio che dovrebbe avere finalità morali, e viene allegramente dato al convegno di un’organizzazione che ha segnato molto la storia italiana e di cui non possono essere noti i suoi appartenenti. Infatti l’interrogazione chiede se ci sono massoni nel comune di Perugia che hanno spinto per questo patrocinio”.

 

I membri del MoVimento 5 Stelle della commissione Antimafia ribadiscono: "Il Grande Oriente d'Italia si è rifiutato di ottemperare alla richiesta della Commissione di fornire gli elenchi per la nostra indagine sui rapporti tra mafie e massoneria. Abbiamo dovuto ricorrere al sequestro degli elenchi a fronte dell'atteggiamento denigratorio e di costante mancanza di collaborazione da parte del gran maestro Bisi. Addirittura è stato presentato un ricorso alla Cedu da parte del Grande Oriente d'Italia. Si tratta di un chiaro e netto attacco inammissibile ad una istituzione dello Stato importante come la Commissione Antimafia. Gli enti locali umbri dovrebbero prendere atto di questo scempio e invece hanno concesso il patrocinio."

Tutti gli eletti M5S della regione Umbria chiedono a gran voce chiarimenti: “Nel codice del MoVimento, sottolineano i deputati Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, non possono candidarsi gli iscritti alla massoneria. La situazione è paradossale perché un gruppo di persone che vivono nella segretezza pretendono e ottengono patrocini pubblici. Tutti gli organi istituzionali della regione Umbria devono spiegare questo loro comportamento e mettere in chiaro quali legami hanno con la massoneria, così potremo capire anche noi il grande apporto morale e civile che hanno dato all'Italia i massoni”.  Conclude la nota del MoVimento 5 Stelle della  Camera dei Deputati.


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