"Ho lavorato proprio in quel reparto: prima erano due gli addetti"
(ASI) Terni - "Voglio esprimere piena solidarietà e vicinanza al collega Ast ferito in seguito all'incidente accorso nei giorni scorsi all'interno dello stabilimento ternano. Un pensiero alla famiglia che sta vivendo ore di angosciante attesa nella speranza di un miglioramento del quadro clinico. Mi sento personalmente coinvolto in questa vicenda, conosco molto bene Gianluca in quanto abbiamo lavorato insieme proprio su quella linea per diversi anni. So bene come e in quali condizioni si lavora all'interno della fabbrica, conosco la mentalità dell'azienda che mette i profitti sopra a qualunque cosa, anche alla dignità umana.
Le procedure standard, quando io lavoravo in Ast, prevedevano la presenza in contemporanea di un operatore e di un carropontista all'uscita della linea lac2. Da qualche tempo a questa parte il sistema è cambiato a causa di logiche di risparmio dell'azienda e di riduzione del personale: l'operatore d'uscita, infatti, adesso deve svolgere anche la mansione di carropontista. Possiamo parlare quanto vogliamo di sicurezza, ma se manca il personale e se gli incarichi che dovrebbero essere svolti da due addetti vengono affidati ad un unico operatore, allora, le chiacchiere stanno a zero. Non è solo una questione di sicurezza, ma di mera responsabilità e coscienza da parte del gruppo tedesco che pensa esclusivamente ad aumentare i profitti a discapito dei lavoratori.
L'azienda non può ridurre il numero dei dipendenti, chiedere loro di fare gli straordinari e poi creare problemi quando qualcuno domanda ferie o permessi, causando stress e pressione psicologica. E' necessario attivare fin da subito un dialogo proficuo che coinvolga istituzioni, azienda e i reali rappresentanti dei lavoratori e che si prefigga l'obiettivo di individuare criticità e affrontare i problemi. Quando si parla di Ast è inopportuno che vengano escluse dal dialogo le forze politiche, come ha tentato di fare la presidente Marini qualche giorno fa: ognuno può offrire il proprio contributo, soprattutto chi, come il sottoscritto, ha lavorato per anni all'interno dello stabilimento". Lo dichiara Emanuele Fiorini, Capogruppo Lega Nord Umbria.