leganordumbria(ASI) "Acclamazioni e applausi per Matteo Salvini che a Todi riempie la sala del Consiglio e parla di una, ormai, ex Presidente della Regione, la quale, dopo aver perso la battaglia elettorale nella propria città natale, si prepara a lasciare Palazzo Donini.

La reazione della Presidente Marini avviene tramite un post Facebook dove la stessa, anziché rispondere ad un attacco politico con argomenti 'politici' tocca sfere personali che con il Governo della Regione hanno ben poco a che fare. Dura la reazione della Lega Nord Umbria che dopo aver preso posizione con il Senatore Stefano Candiani, il Vice Segretario Virginio Caparvi, i due consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, interviene con gli altri vertici di partito:

RICCARDO AUGUSTO MARCHETTI (Coordinatore Giovanile Lega Nord Umbria e commissario cittadino di Perugia) commenta così il post della Presidente Marini sulla vita privata di Matteo Salvini: “Io al posto della "presidente" Marini penserei di più alla Regione che dice di governare: disoccupazione record con quella giovanile che va oltre il 40%, trasporti inesistenti, un autentico fallimento su tutta la linea dalla ex FCU e sull'aeroporto di Assisi, tutti i problemi annessi e connessi alla gestione dei rifiuti con tutte le varie interdittive, terremotati in attesa di vedere realizzate le infinite promesse fatte durante la campagna referendaria, questo solo per citarne alcune.   Invece di occuparsi di cose che non conosce, fatti personali di cui non sa assolutamente niente, farebbe meglio ad occuparsi di una regione prossima al collasso, grazie al suo “buon” governo. Questa comunque é una caratteristica universale del PD, non avendo argomenti politici per controbattere, visto il vuoto propositivo in cui orbitano, entrano sempre sul personale. La sua presidente (volutamente minuscolo) é un'uscita profondamente infelice, esattamente come i trend del partito democratico. A tal proposito appare inevitabile chiedere le dimissioni di un presidente che non rispetta nemmeno i suoi cittadini”

LUCA BRIZIARELLI (Responsabile Aree tematiche Lega Nord Umbria): l’Umbria ha bisogno di un Presidente che risolva i problemi dei cittadini e che sappia assumersi le proprie responsabilità.. quando di fronte a critiche puntuali e motivate si attacca il proprio avversario sul piano personale, significa che non si hanno argomenti per giustificare gli evidenti fallimenti del proprio operato.. la presidente marini sta prendendo i difetti di Renzi e farà la stessa fine. la vera e propria pioggia di commenti negativi al suo post la dice lunga su come la pensino gli umbri…Si possono cancellare i commenti su Facebook, come la Marini sta facendo maldestramente, ma dalle urne non si possono far sparire i voti.. anche perché quelli per mandare a casa il PD saranno una valanga e non solo in Umbria.

MANUEL PETRUCCIOLI (amministratore nazionale): “Reputo il post della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, offensivo e fuori luogo. Attaccare una persona per un fatto privato è estremamente grave, un atto assolutamente vergognoso. Vorremmo capire perché invece di occuparsi di questioni “private” che riguardano un “privato cittadino”, la Marini non si occupa della “cosa pubblica” che interessa tutti noi umbri. Basta guardare alcune graduatorie tra le regioni italiane per capire che, gli umbri, a guida Marini e PD, hanno poco da gioire (ma molto da piangere). Oppure la presidente inizia ad avere paura perché sente l’odore di possibili, quanto probabili, elezioni regionali nelle immediate vicinanze? Detto questo, la migliore cosa da fare è chiedere scusa e “vergognarsi” un pochino”.

FEDERICO CINI (referente per Terni della Lega Nord): “Incredibile che un presidente di regione, nonché dirigente di quello che in teoria è il partito di governo, si possa anche solo sognare di uscirsene con una frase del genere, ancora più incredibile è che l’abbia fatto davvero. Questo commento non è solo grave in quanto tale, ne lo è perché il bersaglio è Matteo Salvini. Questo commento è grave perché riassume perfettamente il modo in cui la Marini amministra la cosa pubblica: con supponenza, incapacità politica e soprattutto con quella sicurezza di potersi permettere qualunque commento di cattivo gusto, qualunque azione politicamente inammissibile ben sapendo di rimanere impunita”.


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