(UNWEB) Spoleto. Nella seduta del Consiglio Comunale di Spoleto si è parlato anche della Ex Pozzi di Spoleto (IMS Isotta Fraschini).
Nelle comunicazioni prima di passare alla discussione sul Bilancio , il Consigliere del Pd Paolo Martellini , ha parlato di un imprenditore di Gualdo Tadino interessato sembrerebbe agli impianti dell’azienda di Santo Chiodo. Martellini si è rivolto al Presidente del Consiglio Comunale Panfili , al Sindaco Fabrizio Cardarelli e tutto il Consiglio sulle preoccupanti situazione con lquali convivono gli operai , in Cassa Integrazione Speciale dal 2014 , scadenza prevista il prossimo mese di Marzo 2018 e senza aver la sicurezza che tale ammortizzatore sociale sia rinnovato. E’ di dominio pubblico la protesta degli operai che ieri sono stati ricevuti dal Presidente Assemblea Legislativa Donatella Porzi e dall’Assessore Fabio Paparelli.
Martellini ha invitato il Sindaco a farsi promotore ed organizzare un un incontro tra l’imprenditore di Gualdo Tadino e Commissari nominati dal Tribunale Fallimentare.
Si deliniano le dichiarazioni del Dirigente Regionale Luigi Rossetti : nell’incontro del 25 luglio con la delegazione operai ex Pozzi , voluta e organizzata nonchè seguita da Rsi Fiamma Nazionale Umbria , gli stessi operai hanno chiesto alla Presidente Assemblea Legislativa Donatella Porzi di accelerare affinché la Mozione più volte rinviata presentata dai Consiglieri Lega Nord , Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini , nel contenuto la Mozione i due leghisti chiedono spiegazioni alla Giunta perche Spoleto non è presente nel lungo elenco di città colpite dall’ultimo sisma che potevano ottenere fondi messi a disposizione dal Mise (Ministero Italiano Sviluppo Economico) legge 181/89 per le aziende ricadenti nelle Aree di Crisi Non Complessa , che fanno parte di quelle Regioni colpite dal terremoto 2016 tra cui Umbria , Lazio e e Marche.
L’imprenditore di Gualdo – non si conosce il nome – , si va ad aggiungere a quello di una nota Fonderia di San Giustino che ha sottoscritto un impegno non vincolante presso lo stesso Mise (Ministero Sviluppo Economico), il Dicastero cui fa capo al Ministro Carlo Calenda.
La corsa verso la Ex Pozzi si duplica tra gli aspiranti e pretendenti? E’ probabile , ma non lo possiamo affermare. Certo che la posta in palio è alta, si perché , se ad oggi si naviga nell’incertezza e non trapelano i nomi dei partecipanti all’asta virtuale, il dirigente Luigi Rossetti alla domanda posta da un giornalista è stato categorico: “ non siamo tenuti a fare nomi per una questione di riservatezza” , mentre l’assessore Fabio Paparelli ritiene possibile che siano destinati altri fondi messi a disposizione dal Mise (Minsietro Sviluppo Economico) la cui gestione è affidata dall’Agenzia Invitalia, non c’è alcun dubbio, siamo però convinti che su un progetto ben costruito , la nuova ondata di contributi sia un punto a favore di coloro che offriranno più garanzie sulla continuità ed il mantenimento dei posti di lavoro, così per incanto, i forni del Reparto Ghisa potrebbero ricominciare a funzionare.
Rimangono comunque tanti dubbi lsul disinteresse disinteresse on il quale è stata gestita la proposta di un imprenditore spoletino. Tempo fa l’imprenditore ambiva a prendere in affitto il capannone Ex Pozzi reparto Ghisa , (6.000Mq per 10 metri in altezza , della legge 181/89 ancora non se ne parlava , allargando al sito ex Pozzi la sua azienda , tutto garantito da impegni sottoscritti e scadenze nelle consegne del prodotto finito, non solo , avrebbe assunto circa 30 operai in Cassa Integrazione Speciale ” e dopo l’incontro , sembrava filare tutto per il verso giusto , poi la proposta da chi non lo sappiamo , di prendere un capannone non a Spoleto , ma nella zona industriale di Terni.
Il tempo è Galantuomo , quindi non rimane che attendere sviluppi nel prossimo mese di settembre così come dichiarato da Fabio Paparelli per ulteriori sviluppi, ma visto che le novità ed i nomi di probabili acquirenti si moltiplicano giorno dopo giorno e così come avvenne nella moltiplicazione del pane e dei pesci è probabile che la prossima settimana gli imprenditori interessati diventino tre , o addirittura quattro
Rosario Murro - Agenzia Stampa Italia