economiaumbra.png(ASI) Siamo a Ferragosto 2017 , un’estate calda , non solo per le alte temperature registrate nelle ultime settimane , il Solstizio d’Estate , cene luculliane e serate a tema , non per tutti sarà così , i dubbi e paure per i tanti lavoratori umbri di perdere il posto di lavoro è un dato che affligge centinaia di operai e loro famiglie occupati nelle varie aziende sparse sul territorio regionale: Perugina, Ex Pozzi (IMS Isotta Fraschini), Colussi, Ast Terni, Novelli e Terni Energia , una sorta di Fil Rouge il quale lega le aziende alle risposte della Regione Umbria e dal Ministero Sviluppo Industriale .

Settembre caldo come Ferragosto, un mese con temperature altissime nell’ambito occupazionale visti gli impegni e sottoscrizioni da rispettare , ma il solito surrogato che tiene in vita le speranze di tanti lavoratori lascia molti dubbi ai tanti lavoratori per un concreto e sostanziale futuro e nella continuità occupazionale.

Oggi all’interno del tessuto industriale e occupazionale in Umbria recita:

Perugina , tra le tele dei 360 esuberi , la multinazionale svizzera Nestlè ha deciso di robotizzare la fabbrica , non tenendo fede agli accordi sottoscritti con le Rsu e Sindacati di categoria.

TerniEnergia, l’importante società ternana impegnata nel business dell’energia sostenibile, annuncia l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 66 unità presenti nella sede di Nera Monitoro.

Gruppo NOVELLI , ceduto al Gruppo Greco , e messi in cassa integrazione straordinaria, preludio al licenziamento.

Colussi : altra eccellenza umbra nel settore dolciario , incubo licenziamenti di massa: “Ipotesi di 70 esuberi.

Ex Pozzi (IMS Isotta Fraschini) , 200 lavoratori in cassa integrazione speciale. A Ottobre se non sarà rinnovata 70 operai del settore alluminio non percepiranno più gli ammortizzatori sociali. Per gli altri del settore ghisa , tante le offerte per rilevare l’Azienda Ex Casti Group di Gianfranco Castiglioni , dalla 3M di San Giustino (Perugia) , le speranze riposte nelle proposte di imprenditori che hanno avanzato l’idea a rilevare l’azienda di Santo Chiodo , una su tutte la 3M con sede a San Giustino , risulta abbia firmato un impegno non vincolante presso il Mise (Ministero Sviluppo Economico), altre alternative riguardano un’azienda di Fossato di Vico, scartata quella della Gervasi Robotica di Spoleto, nell’ultima settimana – notizia ufficiosa – anche la Sitem di Cannaiola – Borgo Trevi) , sembrerebbe interessata alla Ex Pozzi.

Tutto è rimandato a settembre , con risposte da parte della Regione Umbria e contributi dal Mise che potrebbero essere destinati ai settori in crisi della nostra Regione.

Rosario Murro - Agenzia Stampa Italia


asi 300x250 1

 AVIS

80x190