casciari1(ASI) Perugia – “Anche l'Umbria sta muovendo i primi passi concreti contro lo spreco alimentare e farmaceutico”. Lo afferma il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) in occasione della quinta giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in programma lunedì 5 febbraio 2018.

“Lo scorso dicembre – prosegue - è stata destinata una prima trance di risorse appostate nel bilancio regionale per l'attuazione della nuova normativa 'Interventi regionali per la promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici', presentata da me insieme ai colleghi Rometti e Squarta ed approvata lo scorso 7 novembre dall'Assemblea Legislativa. Si tratta di un grande passo in avanti per la nostra regione che si denota sempre di un forte senso di responsabilità, di civiltà, di solidarietà e di rispetto per le generazioni future”.

“La legge – sottolinea Casciari – prevede anche di implementare la raccolta, non solo occasionale, di farmaci e di attivare una rete tra i cittadini, farmacisti ed operatori del volontariato per evitare che i farmaci non scaduti ed integri, ma non più utilizzati dagli umbri, possano, con la sicurezza di cui necessitano, essere a disposizione di quella parte sempre più crescente di persone che rinunciano a curarsi per indigenza. Nello specifico, ad esempio, solo nel settore farmaceutico in Italia restano inutilizzate 8 miliardi di compresse, ovvero il 30% dei 24 miliardi di dosi di farmaco che gli ospedali o i cittadini italiani acquistano ogni anno. Una quota enorme che va sprecata perché i farmaci hanno una loro naturale scadenza, che viene superata dopo alcuni mesi. A dare questi dati è stato Carlo Gaudio, consigliere di amministrazione dell’Agenzia italiana farmaco (Aifa) e direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari e respiratorie della Sapienza di Roma, con un intervento a sua firma sul blog Dottor Post dell’Huffington Post. Il danno economico è enorme in quanto 'la spesa per farmaci in Italia è di circa 29 miliardi di euro, il costo medio unitario di farmaco è dunque superiore ad 1 euro per dose. Dunque, lo spreco assomma ad almeno 8 miliardi di euro, dei quali gran parte potrebbero essere recuperati'. Il tutto – conclude Casciari – senza tener conto che i miliardi risparmiati dallo Stato potrebbero coprire le nuove e crescenti spese per i cosiddetti farmaci innovativi”.


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