(UMWEB)- Perugia, “Le stragi delle foibe hanno provocato una ferita che è ancora aperta nel tessuto sociale del nostro paese e rappresentano una pagina tragica della storia per troppo tempo coperta dal silenzio. Dobbiamo invece mantenere viva la memoria, anche per evitare che si ripetano avvenimenti del genere”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria in occasione della celebrazione del “Giorno del ricordo”, designato dalla Repubblica italiana nel 10 febbraio, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
“Sono molte le famiglie italiane che hanno dovuto contare le vittime e fare la scelta dolorosissima di abbandonare la loro terra e le loro case – aggiunge la presidente nel suo messaggio. E sono profondamente d’accordo con il Presidente della Repubblica Mattarella quando ammonisce tutti sui rischi del nazionalismo e dell’odio etnico che hanno generato guerre fratricide, stragi e violenze disumane.
“E’ un dovere delle istituzioni dunque ricordare, anche attraverso giornate commemorative, gli eventi tragici che hanno segnato la storia, non solo con l’obiettivo di onorare la memoria delle vittime, ma anche per trasmettere ai più giovani i valori del dialogo e della collaborazione”.