Naticchioni Limone4.1(UMWEB) –Perugia Amministrazione dematerializzata e cittadinanza digitale, introduzione del domicilio digitale, diffusione dei dati in formato aperto, gestione dei documenti informatici, ampliamento delle funzioni dell’Agenzia per l’Italia digitale sono i temi al centro del corso organizzato oggi, 23 febbraio, dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
La giornata formativa intitolata “Policy di amministrazione digitale locale, diritto di accesso e identità digitale, nuove architetture tecnologiche” prende in esame le implicazioni giuridiche, operative e tecniche introdotte, con il decreto legislativo 217 del 2017, dal correttivo al Codice dell’Amministrazione digitale.


Le modifiche introdotte dal Legislatore riguardano, in particolare, il documento informatico, le firme elettroniche, l’identità digitale, le nuove architetture informatiche, le “linee guida” che sostituiscono le regole tecniche. Novità e criticità approfondite da due esperti nazionali in materia: il professor Donato A. Limone, Ordinario di Informatica Giuridica e Presidente di ANDIG (Associazione Nazionale Docenti di Informatica Giuridica), e l’ingegnere Giovanni Manca, esperto di dematerializzazione e sicurezza ICT, Presidente di ANORC (Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione Digitale).
“Le modifiche apportate di recente al Codice dell’Amministrazione Digitale – osserva il professor Limone - costringono a riflettere sull’applicazione effettiva del Codice e spingono verso la definizione di policy utili al passaggio da una Amministrazione analogica ad una Amministrazione digitale, sburocratizzata, omogenea sul territorio. Policy che incidono sui modelli organizzativi, sulla erogazione dei servizi online e sulla relazione tra Pubblica Amministrazione, cittadini ed imprese”.
“In questo contesto – sottolinea -, la Regione Umbria è ben strutturata, perché da anni sta affrontando la transizione al digitale e credo che oggi si trovi nella condizione di compiere un ulteriore salto di qualità per accelerare questo processo di digitalizzazione”.
Il correttivo al Cad impatta su processi e architetture informatiche ed introduce il “domicilio digitale”.
“Le modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale, entrate in vigore a fine gennaio 2018 – spiega l’ingegner Manca – introducono novità sul piano infrastrutturale e tecnico. Si tratta di comprendere l’impatto di tali modifiche in un’ottica anche comunitaria. Tali modifiche, infatti, impattano sul Regolamento Ue numero 910 del 2014, cosiddetto eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Emerge che la conservazione digitale dei documenti italiana e quella europea hanno scopi diversi anche se si chiamano allo stesso modo. La Pec italiana cambia e diventa domicilio digitale. Il Correttivo, infatti, ha abrogato l’articolo 48 del CAD a partire dal 1 gennaio 2019. In Europa, invece, si parla di consegna certa elettronica dei documenti. Va chiarito che il nostro ordinamento e quello europeo ancora non affrontano la transizione, certa ed integra, del documento in ambito Blockchain, nuova tecnologia verso la quale servono ancora passi in avanti, garanzia di una digitalizzazione coerente”.
La promozione della cultura digitale proseguirà a Villa Umbra anche nel mese di marzo con una nuova giornata di formazione. La transizione dall’amministrazione analogica all’amministrazione digitale è, infatti, nel rispetto della legge regionale 9 del 2014 finalizzata alla promozione dell’innovazione tecnologica, delle competenze digitali, della società dell’informazione e della conoscenza, uno degli assi formativi su cui la Scuola Umbra di Amministrazione pubblica è da oltre cinque anni attiva.


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