maiorca(ASI) Fulvio Carlo Maiorca di Italia agli Italiani risponde ai 3 quesiti posti da A.S.I.

1) Quali sono i punti che caratterizzano la campagna elettorale della sua lista?

2) Lei è candidata/o nel Collegio Senato Umbria 1, un territorio con alcuni problemi caldi sui quali i cittadini aspettano chiare indicazioni dalla politica e dalle istituzioni, come ad esempio le vertenze Perugina e Nardi, le infrastrutture E78, E45 e Ferrovia Centrale Umbra. Come affronterete questi punti se eletti?

3) L’Umbria, come attestato da tutti i principali indicatori economici, attraversa una fase molto difficile che ne fa più una regione del sud che del centro nord. Che analisi fa della situazione, e quali proposte per affrontarla?

Pubblichiamo di seguito gli interventi dei candidati che hanno risposto alle nostre domande.

 

FULVIO CARLO MAIORCA - ITALIA AGLI ITALIANI

1- i punti che caratterizzano la nostra lista sono otto, fra i tanti altri che costituiscono l'oggetto del nostro impegno politico e sono: l'immediata interruzione dei flussi di immigrazione nel nostro suolo, accompagnata da un umanitario rimpatrio di TUTTI gli extracomunitari entrati illegalmente, salvando solo i regolari, da sottoporre a controlli di condotta permanente, con permesso di soggiorno della dutrata massima di cinque anni e con espulsione immediata in caso di commissione di reati. Salva ogni altra disposizione in materia di Pubblica Sicurezza, da disciplinare ed attuare secondo la vigente normativa sul trattamento dello straniero.

2- Sulle vertenze Perugina e Nardi ( e aggiungo le acciaierie ternane), come su qualsiasi altra vertenza anche a carattere nazionale, va subito chiarito che se i nostri governanti avessero lasciato in vita l'IRI, una fra le più geniali soluzioni politiche della Storia, in materia di aiuti di Stato alle aziende in crisi, nessuna impresa avrebbe potuto invocare la scusante della crisi economica, in quanto l'intervento statale avrebbe risanato la crisi stessa e, pertanto, si sarebbe dovuto "inventare" un'altra motivazione, che lo Stato avrebbe agevolmente smasherata, intervenendo con la nazionalizzazione, salvando l'azienda e l'occupazione dei lavoratori. La mia proposta legislativa, pertanto, è l'introduzione di un nuovo Istituto statale come l'IRI, per far fronte a TUTTE le situazioni di crisi aziendali perchè la tutela del lavoro nelle aziende, private o pubbliche,comporta, per natura, la tutela delle persone e della famiglia che sono il fondamento dello Stato..

3 -Per le infrastrutture da Lei indicate, ritengo che non sia più di questo tempo, qualsiasi distinzione che riguardi un problema regionale, avulso o separato da quello nazionale. La velocità odierna delle comunicazioni e l'intensità dei contatti, che i cittadini vivono nei rapporti interregionali, comporta una visione d'insieme delle infrastrutture, nel senso che se anche una sola regione non è all'altezza di stare al passo con le altre, l'inciampo produce i suoi effetti su tutto il sistema. Una rete può dirsi efficiente, se non presenta smagliature e, pertanto, la Regione che non interviene con urgenza, è gravemente inadempiente e, in caso di un nostro successo, daremo inizio alle procedure per l'abolizione immediata delle Regioni e, se non vi riusciremo, faremo di tutto per far cadere il Consiglio in carica, anche promuovendo iniziative per provocare elezioni anticipate.

4 - La situazione dell'Umbria, con la sua "fase molto difficile", come Lei la definisce, è l'effetto immediato e diretto dell'ignoranza politica degli amministratori di sinistra ( la a è volutamente minuscola), i quali, al fine di conservare le "rendite di potere" che le derivavano dai voti della base elettorale, non ha saputo guardare oltre l'orizzonte del quotidiano, come se il tempo e le generazioni dovessero rimanere sempre le stesse e, così, non ha più potuto continuare. Situazione peggiorata dall'ignavia e dalla vigliaccheria dei politici di destra, i quali, invece di suscitare venti di guerra e di battaglie, cogliendo l'occasione di entrare nella storia, hanno preferito partecipare alla spartizione della torta, da straccioni mendicanti, calpestando la loro dignità di uomini liberi, con l'aggravante del tradimento delle legittime aspettative dei camerati che li avevano votati e sostenuti. Allo stato attuale, pertanto, le nostre proposte sono quelle dell'intervento statale sulle attività delle Regioni, favorendo lo sviluppo di ciascuna, secondo le proprie specifiche qualità come, solo per fare degli esempi, il potenziamento del turismo culturale in Umbria e centro Italia, la produzione industriale nelle aree del nord, agricoltura e turismo al sud, potenziare i porti marittimi e fluviali, emanare un testo unico in materia di caccia e pesca, interpretata come attività sportiva e tanteo altro ancora e, infine, migliorare senza sosta tutte le vie di comunicazione.


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