Il 2 giugno tutti a Roma con la bandiera italiana per dire che è il nostro voto quello che conta”
(ASI) Roma – “Quella di ieri è stata la pagina più buia della democrazia italiana, per cui le istituzioni hanno deciso di non far andare al governo il Movimento 5 Stelle, che ha preso 11 milioni di voti e avrebbe avuto la maggioranza assoluta del Parlamento, grazie al contratto siglato con la Lega”. È quanto afferma il deputato pentastellato Filippo Gallinella, che aggiunge: “il governo ha deciso di mettere dei tecnici che non hanno mai preso un voto, guidati da Cottarelli, con la sicurezza che non avranno nessuna maggioranza parlamentare. Quindi avremo un governo non solo non votato dal popolo, ma neppure dal Parlamento. Per questo – continua il parlamentare – chiediamo in primis a tutti i nostri iscritti, ai nostri attivisti, e ai nostri elettori di prendere parte alle mobilitazioni che prenderanno vita a partire da oggi. La seconda azione, è smontare tutte le bufale, le falsità, le menzogne che i media hanno iniziato a far circolare. Ieri si è sancito il concetto che in Italia puoi fare il ministro anche se sei un condannato, un indagato per mafia, per corruzione, ma guai se hai osato criticare l'Europa: il voto degli italiani è stato totalmente svuotato del suo valore e questo non è accettabile. Se fosse nato un governo politico, con le idee chiare come ce le avevamo noi, oggi non ci sarebbe stato alcun problema e, invece, si è andati alla rottura solo per impedire che mettessimo mano alle pensioni d'oro, che togliessimo potere alle lobby, che eliminassimo gli odiosi privilegi. Non possiamo rimanere a guardare – incalza Gallinella – ma dobbiamo reagire subito e con fermezza. Tiriamo fuori il nostro orgoglio di essere cittadini italiani e rivendichiamo il diritto a decidere sul nostro futuro e sul nostro governo, perché le elezioni devono continuare ad avere un senso e quello che decidiamo nelle urne deve permettere di dare al Paese la direzione che vogliamo. Il 2 giugno, il giorno della festa della Repubblica, invito tutti gli attivisti e gli elettori a venire a Roma con la bandiera italiana per dire che noi valiamo, che è il nostro voto quello che conta: perché noi al governo ci andremo, questa è una promessa”.