CONSIGLIOMismetti: “Risultato importante, ma il Governo deve decidere sul futuro di questi enti”


(UMWEB) Perugia,   - Il Consiglio provinciale di Perugia ha approvato a maggioranza il Documento Unico di Programmazione 2018-2020, Bilancio di Previsione 2018-2020 e relativi allegati e salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il bilancio 2018 si attesta intorno ai 130 milioni di euro di cui 52 per investimenti da destinare alle funzioni fondamentali dell’Ente (strade ed edifici scolastici). Significativa la riduzione della spesa corrente che è passata da 111 milioni nel 2016 a 93 milioni nell’anno in corso. Risparmi che saranno investiti per le strade e le scuole. La spesa quindi non solo si riduce, ma si riqualifica.
“Si tratta di un risultato importante raggiunto dopo anni veramente difficili – ha dichiarato il Presidente della Provincia Nando Mismetti -. Di questo ringrazio la struttura guidata dal dottor Alberto Orvietani che ha lavorato con grande professionalità e competenza. Siamo tra le prime Province italiane ad aver approvato il bilancio di previsione e questo è un segnale di vitalità che fa ben sperare per il futuro. Avremmo comunque bisogno di più risorse per far fronte alle esigenze delle funzioni fondamentali e non solo – ha aggiunto Mismetti -. C’è ad esempio la stazione appaltante della Provincia alla quale hanno aderito già 30 Comuni e altri due ne hanno fatto richiesta, che avrebbe bisogno di ulteriori professionalità per soddisfare le crescenti necessità dell’ufficio. Abbiamo avviato un confronto con la Regione per un accordo così come già avvenuto nel 2016, per ottenere intanto quanto ci spetta per il 2017 e il 2018, ma anche per stabilizzare nel tempo le somme da destinare alla viabilità avendo in carico anche le manutenzioni delle strade regionali”. Mismetti ha inoltre sottolineato come sia urgente capire come intenda procedere sulla questione “Province” in vista della scadenza di ottobre quando si dovranno rinnovare tutti gli organi istituzionali. “L’Upi ha aperto il confronto con il Governo – ha aggiunto – ed è probabile che si andrà ad una proroga degli incarichi in vista di una decisione che si dovrà prendere sul futuro, ripristinando l’ente come elettivo o lasciare le cose come stanno. Resta tutto il problema degli impegni finanziari. All’appello mancano complessivamente 300 milioni di euro”.


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