(UMWEB) Perugia. “Dopo le plurime giornate di sciopero, con una vertenza complessa, quella della Polizia Locale, a tutt'oggi in atto, il Sindaco tace, su un tema che è di sua competenza: la sicurezza dei cittadini.
E nonostante sottoscriva patti con la Prefettura e le forze dell'ordine, per la collaborazione nello svolgimento dei servizi, soprattutto notturni e per i grandi eventi, il Comune di Perugia non sarà in grado di garantirli. Rimane aperta una questione cruciale, qual è l'impegno della Polizia Municipale nella gestione dei trattamenti sanitari obbligatori, per cui da tempo occorre definire procedimenti e competenze specifiche al fine di evitare danni tanto ai pazienti quanto al personale che interviene, ma tanto il Sindaco che le altre istituzioni ed enti interessati tacciono. Dopo l'audizione in consiglio, il M5S ha cercato il sostegno delle forze politiche di maggioranza per la presentazione dell'interpellanza urgente che abbiamo depositato oggi e che è aperta alla firma di tutti. Ma la maggioranza si è tirata indietro. Tale vertenza è cruciale, come lo sono state e lo sono tutte quelle che si aprono quando sono a rischio i servizi ai cittadini. Quindi, il Sindaco dovrà rispondere al consiglio comunale, su quali siano i suoi reali intendimenti. L'interpellanza urgente del M5S dovrà essere calendarizzata quanto prima”.
Di seguito l’interpellanza: tagli e stato di agitazione della Polizia Municipale.
“PREMESSO
-Con lettera in data 24 marzo 2018, i rappresentanti delle O.O.S.S. hanno indetto lo stato di agitazione chiedendo l’attivazione delle procedure di conciliazione previste dall’art. 2, comma 2, della Legge 146/1990, in quanto: “a seguito dell’assemblea svoltasi in data 22/03/2018 con il personale della Polizia Locale del Comune di Perugia, causa mancato rinnovo del progetto incentivante “La Polizia Municipale per una città più serena e sicura”, il progetto dava la possibilità di assolvere completamente agli impegni presi dall’Amministrazione comunale per il “Patto Perugia Sicura”, sottoscritto in data 20/11/2017”;
-Con D.D. n., la Giunta Comunale riduceva di 389 mila euro il trattamento incentivante che rendeva possibile l’organizzazione dei servizi oggetto del predetto patto;
-Con la predetta vertenza, il personale chiede: 1) che vengano rivisti gli impegni presi nel predetto patto, visto che il progetto incentivante era finalizzato a compensare il maggiore impiego di personale che lo svolgimento dei servizi correlati al patto richiedono, 2) una programmazione di largo respiro, convenientemente, mensile, per i servizi ricadenti in orario serale, notturno e festivo e dei relativi riposi compensativi, 3) l’applicazione da parte dell’Amministrazione dell’art. 22, comma 3 bis, del D.L. n. 50/2017, ovvero prestazione del personale in occasione di svolgimento di attività ed iniziative di carattere privato, 4) rivisitazione articolazione orario di servizio, attualmente svolta sulle 24h. Orario fortemente voluto dall’Amministrazione per far fronte alla sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza, 5) definizione dei contingenti di personale, suddivisi per categoria e profilo professionale oltre ai criteri e modalità da seguire per l’articolazione dei medesimi a livello di singolo ufficio o sede di lavoro, per lo svolgimento dell’attività ordinaria, 6) definizione di protocolli che individuino chiare metodologie d’intervento e di utilizzo di luoghi idonei per l’affidamento dei pazienti destinatari di T.S.O. al fine della salvaguardia dell’incolumità del personale addetto a tali mansioni, 7) il rispetto dell’importo destinato alla Previdenza Integrativa ed assistenza del Personale in servizio presso la S.O. Sicurezza in rispetto degli accordi ratificati con D.G.C. n. 473 del 06/12/2007 ed il suo adeguamento sulla base della richiesta inoltrata dalle OO.SS., con lettera in data 03/07/2017, contrariamente a quanto previsto con D.G.C. n. 27, del 31/01/2018;
-Lo sciopero della Polizia Municipale in data 10 maggio 2018;
-Gli impegni assunti da codesta Amministrazione al tavolo di conciliazione attivo presso la Prefettura di Perugia, che non vengono rispettati;
- La totale inerzia della Regione Umbria e di codesto ente in ordine alla necessità, al fine di tutelare l’incolumità e garantire la sicurezza degli agenti Polizia Municipale, nonché dei soggetti interessati dall’attuazione dei TSO;
-Il peggioramento delle condizioni di lavoro, legate alla grave carenza di personale, all’età media alta degli agenti di Polizia, alla definizione dei turni settimanali, con preavviso formale, ormai inferiore alla settimana;
-L’esasperazione del personale, fortemente provato, da tempo, da questioni che non trovano alcuna soluzione;
- La mancata integrazione delle risorse necessarie a garantire i servizi oggetto del patto, riducono di fatto la sicurezza dei cittadini;
INTERROGA IL SINDACO SUI SEGUENTI QUESITI
1) Riferire al Consiglio Comunale le intenzioni di codesta Giunta per definire la vertenza in atto, con indicazione delle relative tempistiche;
2) Se codesta Giunta intende integrare le risorse tagliate al fine di garantire tutti i servizi promessi o se invece intende recedere dal Patto Perugia Sicura”.