esercitazione esercito 16(UMWEB) – Foligno – “In questi giorni a Foligno, qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo avuto conferma della preziosa capacità di organizzazione e di supporto che l’Esercito Italiano da sempre fornisce alle nostra popolazioni”.

Così l’assessore regionale alle politiche della salute, Luca Barberini, ha commentato l’esercitazione che l’esercito Italiano ha tenuto nel Centro regionale della Protezione Civile di Foligno, dal 26 novembre ad oggi. “Abbiamo avute tante occasioni di collaborazione con l’Esercito – ha sottolineato Barberini - ed ogni volta siamo riusciti ad ottenere risultati straordinari. L’esempio più recente lo abbiamo avuto in occasione del sisma che ha colpito l’Italia Centrale due anni fa che anche in Umbria ha creato distruzioni e gravi disagi per la popolazione. Il supporto dell’Esercito è stato fondamentale per risolvere situazioni di emergenza che si erano create. La Regione dell’Umbria dunque è stata onorata di ospitare, nel proprio Centro di Protezione Civile, questa esercitazione che è utile anche per mettere alla prova la necessaria collaborazione tra sistema sanitario regionale, Esercito e Protezione Civile”.

Un conflitto divampato tra due paesi nell'area del Corno d'Africa, che ha previsto un intervento della comunità internazionale per ristabilire le condizioni di stabilità e di sicurezza, è lo scenario dell'esercitazione che ha visto impegnati i militari del Comando dei Supporti Logistici (COMSUPLOG) dell'Esercito, nelle ultime due settimane, in un'area messa a disposizione dalla Protezione Civile a Foligno (PG). Per garantire le cure di emergenza e di primo soccorso ai militari feriti nei combattimenti e con il compito di dare assistenza anche alle popolazioni civili coinvolte nel conflitto, il COMSUPLOG ha schierato un ospedale da campo nelle retrovie.

Contestualmente, nella stessa esercitazione, viene simulato l'intervento dell'Esercito e della Protezione Civile in soccorso alle popolazioni colpite da un terremoto verificatosi sul territorio nazionale, con l’utilizzo dello stesso ospedale da campo. Questi i due differenti scenari posti alla base dell'esercitazione, conclusasi oggi, giovedì 29 novembre, alla presenza, oltre che dell’assessore Barberini, del sindaco di Foligno, Nando Mismetti, del direttore generale del territorio e della protezione civile della Regione Umbria, Alfiero Moretti, e di numerose autorità civili e militari, con cui gli uomini e le donne delle unità del Comando dei Supporti Logistici dell'Esercito, si sono cimentati dal 26 novembre ad oggi, nella sede regionale della Protezione Civile a Foligno.

La struttura campale schierata, composta da oltre 40 moduli sanitari tra tende, containers e dispositivi sanitari specialistici, oltre a quelli dedicati per il supporto ed il funzionamento ha occupato un'area di 10.000 metri quadrati e impegnato oltre 150 militari e 40 mezzi provenienti da Roma, Bellinzago Novarese (NO), Torino, Budrio (BO), Persano e Bari. Per rendere verosimile l’esercitazione, un team apposito ha organizzato e simulato una serie di attivazioni e situazioni di emergenza per mettere alla prova militari, medici e operatori della Protezione Civile sul posto, utilizzando anche alcuni figuranti. Sale operatorie, terapia intensiva e numerosi moduli equipaggiati con macchinari diagnostici all'avanguardia, sono alcune delle componenti schierate sul terreno, oltre alle strutture logistiche allestite per ospitare il personale militare che si è occupato del montaggio e della manutenzione dei delicati assetti sanitari. Il personale medico che ha operato all'interno dell'ospedale da campo è stato composto sia da medici militari che civili. I medici militari verranno forniti dal Policlinico militare “Celio” del Comando logistico e dalla Scuola di Sanità e Veterinaria dell'Esercito, mentre quelli civili sono stati messi a disposizione dalla Protezione Civile e dalla Regione Umbria. Scopo dell'esercitazione è stato quello di verificare le capacità di schierare un ospedale da campo in tempi contenuti e di renderlo perfettamente funzionante e idoneo alla gestione di situazioni di crisi, in sinergia con la Protezione Civile e con personale e strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

L’obiettivo ulteriore è quello di sviluppare ed incrementare le sinergie che già esistono tra la Forza Armata ed altre strutture del Paese, evidenziando le capacità duali di diversi assetti in dotazione all'Esercito, come gli ospedali da campo. A completare l'esercitazione, è stato anche schierato un dispositivo campale di gestione del flusso di uomini, mezzi e materiali di rientro in Italia da una zona di operazioni all'estero, denominato “Air Port of Debarkation” (APOD).

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