(UMWEB) Nella giornata in cui il TAR del Lazio dovrebbe emettere la sentenza per il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste, si è tenuta in Prefettura a Viterbo la Commissione Parlamentare trasporti e infrastrutture sulla questione del completamento della SS 675 Orte – Civitavecchia alla quale ha partecipato l’onorevole umbro della Lega, Virginio Caparvi. I membri della Commissione hanno incontrato i vertici Anas per interloquire sullo stato dei lavori del tratto mancante di una infrastruttura di collegamento tra Orte e Civitavecchia molto importante per le Acciaierie di Terni. Ascoltato anche il sindaco di Monte Romano, Maurizio Testa, e le associazioni ambientaliste ricorrenti al TAR, Italia Nostra Sezione Etruria, il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia e Comitato per la difesa della Valle del Mignone.
Si è trattato di un momento di esplorazione di soluzioni che possano far convergere tutti gli interessi. Importante l’apertura su diversi fronti di Anas che ha specificato come ci si muova in una fase di studio di fattibilità e non ci sia ancora nulla di definitivo a tal proposito.
A fine audizione gli onorevoli componenti la Commissione hanno percorso il nuovo tratto di strada appena inaugurato, di circa 7 chilometri, della SS 675 Umbro-Laziale (più nota come Trasversale Orte-Civitavecchia) fino a Monte Romano (in provincia di Viterbo) valutando l’impatto negativo prodotto dal transito di mezzi pesanti all’interno del comune stesso e, quindi, la necessità di provvedere al completamento dell’opera viaria.
“C’è grande interesse dal lato umbro per la Orte-Civitavecchia – ha dichiarato il deputato leghista Caparvi – vista l’importanza che rivestirebbe un’arteria simile per AST Terni e una parte importante del settore economico umbro. Abbiamo ascoltato Anas con cui è stata attivata una interlocuzione positiva, volta anche a trovare soluzioni che possano coniugare le esigenze del territorio attraversato dal tratto in questione. Da parte nostra c’è volontà di attivarci con il Governo e portare a compimento dopo tanti anni un’arteria che collegherebbe meglio la parte industriale di Terni con il porto, ma anche il porto stesso con l’entroterra umbro. Ogni anno si verificano a Civitavecchia circa 2milioni e 700mila arrivi provenienti dalle crociere e sarebbe certamente positivo creare un incoming in Umbria”.