(UMWEB) – Perugia– La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Ambiente Fernanda Cecchini, ha approvato la “Disciplina dei criteri di pianificazione, programmazione, svolgimento delle ispezioni di competenza regionale per il controllo delle industrie a rischio di incidente rilevante” in attuazione della recente normativa nazionale e il relativo programma di ispezioni da svolgere a partire dal 2019 in base a una convenzione con la Direzione regionale dei Vigili del fuoco dell’Umbria.

“Spetta alla Regione – spiega l’assessore Cecchini - relativamente agli stabilimenti classificati come ‘di soglia inferiore’ predisporre il piano regionale di ispezioni, programmare le relative ispezioni ordinarie e straordinarie e adottare eventuali provvedimenti derivanti dai loro esiti, così da prevenire incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose e limitarne le conseguenze per la salute umana e per l’ambiente”.

“Con il 2019 - dice l’assessore – riprenderanno a pieno regime le attività programmate di ispezione negli stabilimenti di ‘soglia inferiore’ presenti sul territorio regionale, dopo un periodo che ha visto concentrare il massimo sforzo degli uffici regionali e dei Vigili del fuoco soprattutto a favore delle persone e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016. Abbiamo pertanto confermato la volontà di avvalerci del personale dei Vigili del fuoco, con un’apposita convenzione, ed approvato la disciplina e il programma dei controlli da svolgere”.

La programmazione annuale “si basa sugli elementi di valutazione dei pericoli di incidente rilevante per le varie tipologie di stabilimenti”. A svolgere l’attività di controllo ed ispezione è una Commissione ispettiva composta da due dirigenti o funzionari tecnici, debitamente formati ed esperti nel settore dei sistemi di gestione della sicurezza, uno individuato dalla Direzione regionale dei Vigili del fuoco dell’Umbria e l’altro dall’Arpa, l’Agenzia per la protezione ambientale dell’Umbria, ai quale si potrà aggiungere, per casi di elevata complessità, un ulteriore esperto espressamente individuato dalla Regione.

Il Piano regionale ed il relativo programma annuale delle ispezioni ordinarie sono comunicati al Ministero dell’Ambiente entro il 28 febbraio di ogni anno. L’intervallo tra due ispezioni presso lo stesso stabilimento “è stabilito in base alla valutazione sistematica dei pericoli di incidente rilevante” e, nel caso in cui la valutazione non sia stata effettuata, “non è, comunque, superiore a un anno per gli stabilimenti di soglia superiore e a tre anni per gli stabilimenti di soglia inferiore”.


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