(UMWEB) Perugia, “È una buona notizia che la prima commissione consiliare della Regione Umbria, a cui ha preso parte anche il direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura Gabriele Papa Pagliardini, abbia previsto i pagamenti per circa 3mila aziende agricole che aspettano i contributi dalla programmazione europea dal 2015, 2016 e 2017, ma c’è ancora molto da fare per risolvere le numerose criticità”.
È quanto afferma il presidente della commissione Agricoltura alla Camera, Filippo Gallinella, che aggiunge: “Basti pensare che Agea negli ultimi 15 anni non ha avuto una governance stabile, a cui bisogna aggiungere anche un deficit di personale specializzato che, sommato al continuo cambiamento della Pac e al proliferare delle misure Psr, ha causato una crisi nel sistema di pagamento, generando ritardi inaccettabili in taluni casi. È innegabile il lavoro svolto dall’attuale direttore Pagliardini che è stato sempre ricettivo a tutte le istanze, e son certo che sia la persona adatta a rendere migliore il sistema. Molti pensano che se la regione avesse un ente pagatore autonomo, si velocizzerebbe il sistema, ma i dati ci dicono che non è così, oltre al fatto che si tratterebbe di costi aggiuntivi per i contribuenti. Allo stesso tempo – prosegue Gallinella – occorre però essere più vicini agli agricoltori quando incorrono in ‘anomalie’ senza sapere il perché, e muoversi di conseguenza. Per questi motivi, abbiamo intenzione di agire su più piani: riformare Agea sfruttando i 12 decreti che la delega ci permette, valorizzando il personale esistente, potenziando la struttura, recuperando anche le competenze di SIN e creando un sistema per rispondere più velocemente a chi è in ‘anomalia’. In questi mesi stiamo anche lavorando affinché si abbia una Pac più semplice e omogenea, al fine di evitare che, per ogni misura di ogni Psr di ogni Regione, si abbia un software appositamente dedicato. Altro tema, sicuramente sul quale la Regione deve lavorare sono le idee per il prossimo Psr: a chi vogliamo dare le risorse e per cosa? Rinnovo la proposta – conclude Gallinella – di cominciare a parlarne con tutti gli attori in gioco”.