sottosegretario sanità 6(UMWEB) –Perugia– “Abbiamo apprezzato la visita di oggi del sottosegretario al Ministero della sanità, Luca Coletto, alle strutture ospedaliere di Perugia e Foligno. Visita che ha consentito all’esponente di Governo di toccare con mano la buona qualità della sanità pubblica in Umbria”. E’ quanto hanno affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, che hanno accolto ed accompagnato il sottosegretario Coletto nella sua visita ai due ospedali umbri.

La presidente Marini e l’assessore Barberini hanno quindi sottolineato come “la sanità umbra sia un’eccellenza al livello nazionale per qualità, efficacia e sostenibilità finanziaria, come certificato anche dal Governo attuale”.

“In ogni caso – hanno affermato ancora Marini e Barberini – occorre promuovere la sanità pubblica come opportunità e non come costo, e per questo sono necessarie maggiori risorse per il sistema sanitario nazionale, al fine di difendere una sanità universalistica che sappia accrescere la qualità della salute e delle cure per i cittadini. In questo senso è imprescindibile il dialogo e la cooperazione tra Governo e Regioni”.

“Abbiamo inoltre posto come questione pregiudiziale – hanno aggiunto - quella dell’abolizione del tetto di spesa, fermo ormai da molti anni, sul costo del personale che penalizza proprio le realtà virtuose come l’Umbria e non consente di assumere un numero adeguato di operatori delle professioni sanitarie ed infermieristiche e quindi poter così mantenere e migliorare la qualità del nostro servizio sanitario, a partire dall’abbattimento delle liste di attesa, aumentare le borse di specializzazione per i medici neo laureati, ed avere così a disposizione un numero adeguato di medici”.

“Il sottosegretario Coletto, anche per la sua lunga esperienza in qualità di assessore alla sanità della Regione Veneto – hanno detto Marini e Barberini -, sa bene che l’essere una regione benchmark per ciò che riguarda la sanità, come è l’Umbria assieme alla stessa Regione Veneto, significa avere non solo i conti in ordine, ma anche e soprattutto una alta qualità dei servizi. E proprio per questo in sede di Conferenza delle regioni abbiamo sempre condiviso la necessità di consentire alle Regioni che hanno i conti in ordine, che non sono mai state in piani di rientro da deficit in sanità, anche nell’ambito del processo di autonomia previsto dalla Costituzione, di avere quella autonomia gestionale che ci consenta di poter investire maggior risorse, con l’obbiettivo – hanno concluso - di offrire ai cittadini una buona sanità”.


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