(UMWEB) «Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti dall’attuale amministrazione guidata dal sindaco Ruggiano che sta dimostrando la concreta fattibilità di politiche familiari, se c’è la sincera volontà di operare in questa direzione; già il comune di Perugia e ora anche quello di Todi stanno lanciando un segnale importante e significativo per la nostra Regione facendo scelte e lavorando in difesa della famiglia», Saimir Zmali, Coordinatore del Popolo della Famiglia Umbria, commenta così la notizia dell’imminente conseguimento della certificazione di Comune family friendly per il borgo umbro, entrato nel network nazionale dei Comuni italiani aderenti all’iniziativa.
«La determinazione dell’assessore comunale Alessia Marta, che ha lavorato per garantire a breve il marchio di comune amico della famiglia, ha sicuramente permesso alla città di Todi di fare un salto di qualità nell’indirizzo delle politiche familiari. Come Popolo della Famiglia non possiamo far altro che approvare e sostenere questa scelta distintiva dell’amministrazione locale e condividiamo la posizione espressa dalla lista “Todi per la famiglia” in risposta alle accuse mosse dall’opposizione. Incentivare azioni politiche e sociali in difesa della famiglia naturale non è una scelta dettata dall’ideologia, ma dalla constatazione reale, non realistica o visionaria, che la società si fonda sulla famiglia e che la condizione in cui versa la famiglia è determinante per il futuro della società» ha continuato Zmali precisando che, solo se si porta avanti la cultura della vita, è possibile invertire tutte le tendenze negative caratterizzanti la nostra realtà attuale, dal serio problema dell’inverno demografico, al rilancio del welfare locale e nazionale.
«Auguriamo all’amministrazione di Todi un buon lavoro per quanto stabilito negli obiettivi del documento di programmazione previsti per l’anno in corso e ci complimentiamo per l’inaugurazione dell’Ufficio per le politiche familiari prevista per il prossimo sabato», ha concluso Saimir Zmali con un cenno alle future elezioni regionali e a quanto sarà determinante per l’Umbria una linea di indirizzo pro family all’interno della maggioranza del Consiglio Regionale.