(UMWEB) – Perugia – Il nuovo Testo Unico dell’Ambiente e la disciplina degli ecoreati sono stati approfonditi nel corso del seminario “La bonifica dei siti contaminati” organizzato oggi a Villa Umbra.
I lavori sono stati aperti da Sonia Ercolani, responsabile Area formazione della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, che ha dato il benvenuto agli oltre novanta iscritti registrati al seminario, provenienti non soltanto dall’Umbria ma anche da Marche e Toscana. Al centro del corso le novità introdotte dalla nuova disciplina del Testo Unico dell’Ambiente, l’attività istruttoria del procedimento di bonifica, le procedure operative ed amministrative per la bonifica dei siti contaminati. Relatore della giornata formativa: Gaetano Alborino, avvocato, esperto ambientale, cultore della materia “Economia Aziendale” presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Parthenope” di Napoli, specialista in Diritto amministrativo e Scienza dell’amministrazione.
“Le ultime novità normative intervenute in materia ambientale contengono aspetti rilevanti per gli Enti pubblici – ha spiegato l’avvocato Alborino - Particolare attenzione merita la Legge 68 del 2015, nota per aver introdotto i cosiddetti ecoreati nel Codice penale, tra questi l’omessa bonifica dei siti contaminati, l’inquinamento ambientale, il disastro ambientale. Il reato di omessa bonifica coinvolge anche le Amministrazioni Pubbliche, nel caso in cui non provvedano alla bonifica dei siti contaminati, anche se contaminati da soggetti terzi. Gli Enti locali hanno il dovere di bonificare i siti e questo dovere è sancito da una recente sentenza della Corte di Cassazione del 30 aprile scorso. Dalla omessa bonifica derivano responsabilità anche in capo agli Enti locali. Da tenere in considerazione anche la recente Legge 12 del 2019 che ha convertito il Decreto Semplificazione 135 del 2018”.
“La Legge 12 – ha specificato - ha riscritto la disciplina della tracciabilità dei rifiuti, portando all’abolizione del Sistri ed introducendo uno nuovo strumento informatico di tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto registro elettronico nazionale. Altre novità recentemente introdotte derivano dalla Legge 37 del 2019, Disciplina degli sfalci e delle potature, che riallinea il Decreto legislativo 152 del 2006 al diritto europeo. Alle numerose novità normative – ha concluso l’avvocato Alborino - si accompagnano, inoltre, le interpretazioni giurisprudenziali, prezioso orientamento di fronte ad una materia così delicata e complessa”.