"Due sono state le direttrici dei finanziamenti – prosegue Paparelli – quella del potenziamento del PalaBarton a Perugia, per il quale a febbraio abbiamo stanziato 500mila euro, passando per gli 800mila euro destinati al lago di Piediluco, in funzione della candidatura ad ospitare i mondiali di canottaggio del 2021, e per altri 200mila euro dell'avviso pubblico a favore delle Federazioni sportive regionali. A questa prima gamba, dedicata allo sport professionistico ed agonistico, si è andata ad aggiungere la seconda a favore dei piccoli centri e dello sport amatoriale".
"Per quanto riguarda questa secondo direttrice – spiega ancora Fabio Paparelli – abbiamo stanziato nel corso di questi quattro anni una somma simile, per potenziare la vivibilità dei piccoli centri e, proprio attraverso questa forma di rigenerazione urbana, accrescerne da un lato l'attrattività turistica e migliorare dall'altro la coesione del tessuto sociale locale, che necessitava di centri di aggregazione, come è stato anche nei giorni scorsi segnalato dal rapporto sulla povertà dell'Agenzia Umbria Ricerche".
"Una inversione di tendenza importante – prosegue il Presidente Paparelli - e finanziata in maniera cospicua per una regione che ha una moltitudine di piccoli impianti sportivi, molto diffusi su tutto il suo territorio, impianti che però necessitano di essere adeguati e messi a norma. Nel corso del 2015 sono stati finanziati 11 progetti per un totale di 500mila euro, mentre l'anno successivo i progetti finanziati sono stati 15 per un ammontare di 450mila euro. Nel corso del 2018 abbiamo poi finanziato 12 progetti, sulle 30 richieste presentate, accordando la precedenza all'ammodernamento e all'adeguamento alle norme di sicurezza delle palestre annesse ai plessi scolastici. Quest'anno invece i progetti finanziati, riguardanti gli impianti sportivi dedicati alle attività amatoriali, saranno 11, anche se le richieste prevenute sono state 34, segno che anche i Comuni hanno compreso l'opportunità di accedere ad un cofinanziamento che arriva fino all'80% della spesa sostenuta".
"Riteniamo infatti che lo sport e la pratica sportiva – conclude Fabio Paparelli – rappresentino una importante forma di aggregazione e di coesione sociale e gli impianti, in cui essi si praticano, sono poli di attrazione per la recettività turistica dei territori, per questo abbiamo fatto in modo che essi tornassero ad avere la giusta attenzione da parte dell'azione amministrativa regionale".